Gli italiani saranno chiamati di nuovo alle urne, questa volta per esprimersi sulla riforma costituzionale che ha predisposto il taglio del numero dei parlamentari. Si voterà il 29 marzo e se a vincere saranno i sì il taglio di deputati e senatori entrerà in vigore. In attesa del referendum, si è costituito il primo comitato per il sì al taglio dei parlamentari, il comitato “Il Si delle Libertà” di ispirazione Liberal Democratica, che ha lo scopo di promuove la riforma votata in parlamento dai principali partiti e movimenti politici.
Secondo Piero Paganini, presidente del comitato, la riforma “corrisponde alla natura della democrazia rappresentativa. Ne migliora il funzionamento e l’accettazione civica. Ridurre il numero degli eletti – specificano – rende più trasparenti e più comprensibili dibattiti e decisioni, senza sminuirne la qualità. Rende così, più agevole il giudizio dei cittadini, che è una fase decisiva del processo democratico”.
Cosa rispondere, allora, a chi ne sottolinea invece gli aspetti negativi? “La percezione molto negativa che, anche per l’azione dei media, i cittadini hanno maturato dei luoghi della rappresentanza è confermata dal cattivo funzionamento, dalla scarsa efficienza, e dalla poca trasparenza, dei processi parlamentari”, spiega Paganini. “Il taglio è perciò, una decisa risposta politica alle critiche e alle esigenze dei cittadini. Mentre la riduzione dei costi resta argomento non rilevante per consistenza economica. Il taglio non mutila la democrazia e non aiuta l’antipolitica”.
A preoccupare, secondo alcuni osservatori, il rapporto tra cittadini e classe politica, che però, specifica Paganini, resta “sopra la media occidentale”. “Le eventuali carenze indotte nei meccanismi d’aula sono del tutto aggiustabili nel quadro delle più ampie riforme di cui il paese abbisogna,”, conclude Paganini. “I promotori rifiutano la farsa di chi ha votato sempre il taglio e poi ha fornito i senatori necessari per arrivare al quorum della richiesta ex art.138, affermando che è preferibile far scegliere ai cittadini. Tale argomento vanifica la radice della democrazia rappresentativa ed è un concetto tipico dei sovranisti. Lo usano anche molti populisti, e quelli alla ricerca di un posto in Parlamento, non per rappresentare i cittadini, ma per promuovere i propri interessi. Il comitato Il SI delle Libertà è composto da decine cittadini di età e professione diverse, che sostengono la coerenza con la democrazia rappresentativa. Il sito è www.ilsidelleliberta.it “.