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Bilancio record per Enav in attesa delle nomine e con l’incognita Coronavirus

Traffico di rotta a +6,5%, ricavi oltre 900 milioni e utile netto in crescita del 3,4%, con l’incognita Coronavirus per i trend globali. Sono alcuni dei dati del 2019 di Enav, la società nazionale di assistenza al volo presieduta da Nicola Maione e guidata dall’ad Roberta Neri, nell’ambito di un progetto di bilancio che l’assemblea degli azionisti (per oltre il 53% il Mef) è chiamata a votare il prossimo 5 maggio insieme al nuovo consiglio d’amministrazione, in attesa che arrivino le nomine per le partecipate delle Stato.

LA CONFERMA DEL TREND

“Il 2019 – ha detto la Neri al termine del cda odierno – ha confermato il trend di forte crescita di traffico già registrato nel 2018; grazie alla pianificazione e realizzazione degli investimenti in tecnologie e formazione e grazie alle nostre persone, abbiamo gestito elevati flussi di traffico garantendo, ancora una volta, un eccellente servizio per sicurezza e puntualità”. Forte il focus sull’innovazione. “L’acquisizione a luglio di IDS AirNav – ha notato la manager – ha rappresentato un investimento chiave nel potenziamento delle soluzioni tecnologiche, aprendo inoltre il mercato in paesi come l’Australia, l’Argentina e il Brasile e altri in cui non eravamo presenti”.

L’INCOGNITA CORONAVIRUS

Resta però alta l’attenzione sul Coronavirus. Tra i settori che hanno già ricevuto il colpo più duro c’è proprio l’aviazione, con stime internazionali che non lasciano presagire nulla di buono. Lo scorso 5 marzo, l’Associazione internazionale del trasporto aereo (la Iata, che riunisce 290 compagnie aeree), ha rivisto al rialzo le stime preliminari sull’impatto del Covid-19 per il settore pubblicate due settimane prima. Le perdite per il mercato passeggeri sarebbero tra i 63 miliardi e i 113 miliardi, a secondo della diffusione del virus e del suo impatto sui trasporti. Per il nostro Paese, le previsioni di Eurocontrol prevedevano per il 2020 un aumento del traffico aereo sull’Italia dell’ordine del 4,3% (in termini di unità di servizio) rispetto al 2019. “Dovranno presumibilmente essere aggiornate in relazione agli sviluppi in termini di durata e di effetti sul traffico aereo del predetto scenario nazionale ed internazionale di diffusione del virus Covid-19”, spiega Enav.

POSSIBILITA’ DI MITIGAZIONE

Per quanto riguarda Enav, ha detto la Neri, “abbiamo già predisposto tutti i presidi necessari per tutelare il nostro personale e per assicurare la continuità operativa del servizio strategico che svolgiamo”. Inoltre “stiamo poi costantemente monitorando, in coordinamento con le istituzioni, gli impatti sul traffico derivanti dall’evoluzione della situazione, ma riteniamo che sia ancora presto, e gli sviluppi ancora incerti, seppur fortemente negativi, per poter formulare una previsione attendibile sulle implicazioni per Enav per il 2020”. Eppure, “riteniamo che la protezione dal rischio traffico insita nella nostra regolamentazione, insieme al fatto che la significativa parte dei nostri ricavi sono generati dal traffico in sorvolo e senza scalo negli aeroporti italiani, potranno in parte mitigare gli impatti dell’attuale riduzione del traffico”.

IL TRAFFICO E LA PERFORMANCE

Aiuterà la crescita registrata nel 2019, ma anche quella già riscontrata nei mesi di gennaio e febbraio. Rispetto al 2018, lo scorso anno ha fatto registrare un aumento del traffico di rotta (espresso in unità di servizio) del 6,5%, di gran lunga superiore a tutti gli altri Paesi europei (la più vicina è la Spagna, con +3,9%). Crescono il traffico nazionale e internazionale, ma soprattutto il sorvolo (+9,3%), anche grazie al Free route, la procedura che consente di sorvolare lo spazio aereo nazionale con un percorso diretto, senza far più riferimento ad un preciso network di rotte. Così, nel corso dell’anno, le compagnie aree sui cieli italiani hanno risparmiato 53 milioni di chilogrammi di carburante, pari a 167 milioni di chilogrammi di anidride carbonica. La crescita del traffico non ha impattato sulla performance, che risulta la migliore tra gli omologhi europei in termini di puntualità. È cresciuto anche il traffico di terminale (sempre in unità di servizio) del 3,5% grazie al “buon andamento del traffico aereo su tutti gli scali nazionali e soprattutto dalla componente di traffico internazionale che ha mostrato un aumento del 4,8%”.

I DATI FINANZIARI

Il traffico si traduce in dati finanziari. I ricavi totali consolidati nel 2019 si attestano a 902,9 milioni di euro, in aumento dell’1,5% rispetto al 2018, con una forte crescita dei ricavi da attività operativa. I ricavi da mercato non regolamentato ammontano a 19,2 milioni di euro, in aumento del 42,1% rispetto al 2018 per effetto soprattutto delle commesse di IDS AirNav, la società acquisita nel luglio 2019, per circa 10 milioni di euro grazie ai contratti acquisiti in numerosi Paesi esteri per software e servizi dedicati alla gestione delle informazioni aeronautiche. I costi operativi si attestano a 600 milioni di euro in aumento dell’1,3% rispetto al 2018. L’Ebitda ha raggiunto i 302,9 milioni (+1,8%), mentre l’utile netto è cresciuto del 3,4%, arrivando a 118,3 milioni.

VERSO L’ASSEMBLEA

Ne consegue il miglioramento della posizione finanziaria netta, che risulta positiva per 126,4 milioni di euro rispetto all’importo negativo di 1,9 milioni di euro registrato per il 2018. È sulla base di questi dati che il consiglio di amministrazione ha deciso di proporre all’assemblea convocata per il prossimo 5 maggio di distribuire agli aionisti un dividendo complessivo pari a 113,2 milioni di euro, pari a circa 0,21 euro per azione, con un incremento del 4,8%.



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