Nuova svolta sul coronavirus. Un volto famoso, anzi, famosissimo, ha annunciato di essere positivo al Covid-19. L’attore americano, Tom Hanks, ha pubblicato su Instagram un post dove conferma di essere portatore della malattia. Anche la moglie, Rita Wilson. Entrambi hanno 63 anni e si trovano in Australia, dove l’attore avrebbe dovuto girare un film sulla vita del cantante Elvis Presley.
Hanks e la moglie hanno deciso di fare il test dopo giorni di strana stanchezza. Sentivano dolori al corpo e tutti i sintomi del raffreddore. Rita Wilson ha anche avuto qualche linea di febbre. I due rimarranno in isolamento in Australia fino a quando decideranno le autorità.
Ma il protagonista di Forrest Gump non è l’unico personaggio noto contagiato di coronavirus.
Oltreoceano un altro caso sta sconvolgendo la quotidianità degli americani. Il giocatore di basketball della squadra Utah Jazz, Rudy Gobert, è risultato positivo al test. Un caso che ha costretto la sospensione di tutte le gare dell’Nba, il più importante campionato di Basket degli Stati Uniti (e probabilmente del mondo).
Si tratta del primo caso nella lega sportiva più ricca e organizzata del mondo. Giocatori e tecnici degli Utah Jazz e degli Oklahoma City Thunder, sono stati subito messi in quarantena, protocollo che sarà applicato ai Clevaland Cavaliers, New York Knicks, Boston Celtics, Detroit Pistons e Toronto Raptors, le squadre con cui Gobert ha avuto contatti . “L’Nba utilizzerà la pausa forzata per stabilire le prossime decisioni da prendere riguardo al come affrontare la pandemia di Covid-19”, ha comunicato il commissioner del campionato Adam Silver.
In serata, il presidente Donald Trump ha annunciato la stretta degli Stati Uniti. In un discorso alla nazione pronunciato dallo Studio Ovale, il capo della Casa Bianca ha detto di essere costretto a ridurre la minaccia del virus: “Siamo in stretto contatto con i nostri alleati e stiamo predisponendo il governo federale e il settore privato per proteggere il popolo americano […] Sono fiducioso che adottando queste misure drastiche ridurremo significativamente la minaccia per i nostri cittadini e sconfiggeremo questo virus”.
Tra queste la sospensione per 30 giorni dei voli dall’Europa verso gli Stati Uniti, ad eccezione di quelli provenienti dal Regno Unito: “”I nostri esperti sono i migliori del mondo e sin dall’inizio dell’epidemia abbiamo creato delle restrizioni di viaggio verso la Cina, abbiamo creato la prima quarantena ordinata a livello federale negli ultimi cinquant’anni”.
“Abbiamo dato una risposta a livello di sanità pubblica – ha aggiunto Trump -, abbiamo anche emesso delle allerte per quanto riguarda i viaggi in altri Paesi man mano che il virus si diffondeva. E avendo adottato queste azioni così intense sin dall’inizio – ha proseguito il presidente Usa – abbiamo visto che negli Stati Uniti c’è stato un numero di casi minore rispetto ad altri Paesi o all’Europa […] Ho deciso di adottare delle misure forti ma necessarie per proteggere il benessere e la salute di tutti i cittadini americani”.
In Italia, invece, è risultato positivo al coronavirus Daniele Rugani, giocatore della Serie A di calcio e difensore della squadra Juventus. È il primo caso del Campionato italiano. Non presenta sintomi, ma il suo caso ha scatenato tutte le “procedure di isolamento previste dalla normativa, compreso il censimento di quanti hanno avuto contatti con lui”, da quanto si legge sul sito della Juventus Football Club. Sono in quarantena anche tecnici, dirigenti, medici e preparatori.
“Avrete letto la notizia – ha scritto su Twitter Rugani – e per questo ci tengo a tranquillizzare tutti coloro che si stanno preoccupando per me, sto bene […] Invito tutti a rispettare le regole, perché questo virus non fa distinzioni! Facciamolo per noi stessi, per i nostri cari e per chi ci circonda”.
Anche l’Inter ultima avversaria della Juventus nella partita nell’Allianz Stadium è in quarantena.
Il primo caso “famoso” di coronavirus è stato Luis Sepúlveda, residente in Spagna. I media spagnoli sostengono che lo scrittore cileno, di 70 anni, sia in stato di coma, notizia smentita dalla moglie, Carmen Yáñez, anche lei positiva al virus.
La moglie ha smentito la notizia, sostenendo che le condizioni di Sepúlveda sono stabili: “È stato sedato dai medici, mai in coma”. L’autore di Il vecchio che leggeva romanzi d’amore starebbe recuperando la capacità respiratoria in un polmone e sulla buona strada della ripresa, nonostante la stessa sia lenta.
Infine, è noto il caso del regista cinese Chang Kai, della casa di produzione Hubei Film Studios, morto di coronavirus insieme a tutta la famiglia mentre erano chiusi in casa in quarantena. Al figlio, residente a Londra, ha lasciato un biglietto con scritto: “Addio a quelli che amo e a quelli che mi hanno amato”.