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Cosa (non) sta facendo la Germania per il coronavirus

Dopo l’Italia, che conta oltre 800 infetti, il secondo Paese europeo per contagio da coronavirus è la Germania con più di 70 persone risultate positive ai test. Il ministro della Salute tedesco, Jens Spahn, alla luce dei nuovi casi, ha dichiarato che “siamo all’inizio di un’epidemia di coronavirus in Germania”. Se finora i mezzi di comunicazione tedeschi hanno affrontato il tema con attenzione pur senza dargli centralità assoluta, le misure adottate dal governo in questi giorni fanno pensare che le parole di Spahn siano state soppesate con attenzione. Come accaduto in Italia, le zone più colpite sono anche le più ricche del Paese, come quelle di Monaco, Stoccarda e Dusseldorf. Questo aspetto renderà l’impatto economico del coronavirus ancora più importante.

EVENTI ANNULLATI

Dopo che il ministro della Salute francese ha vietato tutti i grandi eventi con più di 5mila persone che si svolgono in luoghi chiusi, oltre che altri all’aperto tra cui la Mezza Maratona di Parigi che contava 44mila iscrizioni, anche la Germania ha preso provvedimenti simili. È stata infatti annullata l’ITB di Berlino, la più grande fiera di turismo al mondo cui avrebbero dovuto partecipare 10mila espositori provenienti da 186 Paesi e oltre 100mila visitatori. David Ruetz, Head of ITB Berlin, appena due giorni fa ha dichiarato che l’emergenza coronavirus non avrebbe impattato sullo svolgimento della fiera. Sono state cancellate anche la fiera della ferramenta di Colonia, quella della illuminazione e dell’edilizia di Francoforte sul Meno, la fiera internazionale della tecnica metallurgica di Düsseldorf, nonché il Salone dell’automobile di Ginevra. ProWein 2020, una delle più importanti fiere europee di vino che si sarebbe dovuta svolgere a Düsseldorf dal 15 al 17 marzo, è stata posticipata a data da destinarsi. La fiera lo scorso anno aveva registrato un fatturato di circa 369 milioni di euro.

IMPATTO ECONOMICO

Mentre alcuni Paesi, tra cui l’Italia, approvano provvedimenti per correre in aiuto di imprese e cittadini nelle zone colpite dal virus, la Germania non ha scelto, per ora, di andare nella stessa direzione. Ma la Camera di commercio e dell’industria tedesca (DIHK) ha già affermato che che l’epidemia avrà conseguenze significative. “La diffusione del coronavirus avrà un impatto importante sull’economia tedesca nel 2020. (…) Siamo vicino alla recessione “, ha affermato Volker Treier, responsabile del dipartimento estero della Camera di commercio. Treier ha detto di temere che le esportazioni tedesche verso la Cina, dopo il calo del 20% dell’export di automobili nella Terra del Dragone del mese scorso, continueranno ad avere un forte impatto sull’economia tedesca.

LO SCAMBIO ITALO-TEDESCO

Cina e Italia sono infatti rispettivamente il primo e il quinto partner commerciale del Paese guidato da Angela Merkel. E la diffusione del virus nel Nord Italia causa “ulteriore incertezza” per l’export tedesco, dato che “gli scambi commerciali della Germania con la Lombardia sono quasi pari a quelli con il Giappone”, si legge in un articolo del DIHK. Il volume di scambi tra i due Paesi vale oltre 125 miliardi di euro e la Germania è il partner commerciale più importante dell’Italia: nel
2019, il 16,3 per cento delle esportazioni italiane e oltre il 12 per cento delle importazioni nostrane provenivano per e da Germania.

Di seguito una comparazione dello scambio commerciale tra Germania e le cinque regioni italiane più importanti e tra Germania e altri Stati:

  • Lombardia – 44,3 miliardi, Giappone: 44,2 miliardi
  • Veneto – 19,7 miliardi, Brasile: 16,8 miliardi
  • Emilia-Romagna – 14,1 miliardi, Vietnam: 13,8 miliardi
  • Piemonte – 11,6 miliardi, Thailandia: 11,1 miliardi
  • Lazio – 8,7 miliardi, Arabia Saudita: 7,4 miliardi


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