Le priorità della Femca Cisl sono sempre state la salute e la sicurezza dei lavoratori. Lo sono ancor di più in questa fase delicata, che ci sta chiamando tutti a comportamenti e sforzi eccezionali, fuori dal comune.
Nei contratti dei nostri settori abbiamo da sempre inserito protocolli che prevedono una normativa sulla sicurezza avanzata ed efficace, in grado di tutelare i lavoratori. I risultati ci hanno dato ragione, visto la bassa incidenza degli infortuni nelle aziende interessate.
Oggi, però, ci troviamo di fronte a un nemico invisibile e impercettibile, che bisogna combattere con mezzi e condotte nuove, straordinarie. In questo momento ci sono centinaia di migliaia di lavoratori che stanno lavorando in tutta Italia, e che consentono di sostenere l’economia del Paese, messa a rischio dalla pandemia. Ci sono tantissime persone al lavoro per garantire servizi essenziali e irrinunciabili, e mi riferisco, tra gli altri, agli addetti delle aziende farmaceutiche, dei servizi pubblici essenziali, come energia e gas e acqua, della chimica, del biomedicale, della detergenza.
Il loro lavoro consente al Paese di andare avanti: permette agli ammalati di curarsi, consente a tutti noi di avere gas, acqua, carburante, e mette le aziende alimentari, anch’esse operative, nelle condizioni di confezionare il cibo. È un esercito silenzioso che con grande senso di responsabilità, e non poca paura, sta dando il massimo per evitare che la situazione possa degenerare ulteriormente.
Ma c’è un altro esercito silenzioso che è fortemente impegnato in questa situazione: sono i nostri sindacalisti. A loro è delegato un compito difficile e importante: verificare che nelle aziende aperte siano rispettati alla lettera tutti i protocolli sulla sicurezza, compresi i Dpcm e i protocolli emanati per l’emergenza coronavirus. È un momento difficile per il Paese, ma se tutti noi agiremo con senso di responsabilità, non solo individuale ma collettivo, riusciremo presto a risollevarci.