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Scuole chiuse. Cosa ha deciso il governo

“Nessuna decisione sulla scuola è stata presa, non c’è la chiusura al momento. Abbiamo chiesto al comitato scientifico una valutazione se lasciarle aperte o chiuderle, che sia proporzionale allo scenario epidemiologico del Paese in questo momento. La decisione arriverà nelle prossime ore, tutti sarete informati”. Sono le parole della ministra della Scuola Lucia Azzolina, intercettata dai giornalisti all’uscita da Palazzo Chigi.

LE MISURE PREVISTE DAL DPCM

Secondo la bozza di decreto del presidente del Consiglio dei ministri (Dpcm) che circolano in queste ore, “allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus Covid-19, sull’intero territorio nazionale – si legge – si applicano le seguenti misure: a) sospensione di congressi, riunioni, meeting ed eventi sociali, per il personale sanitario e il personale che garantisce i servizi pubblici essenziali e di pubblica utilità; b) rinvio di tutte le attività convegnistiche e congressuali; c) sospensione di manifestazioni di qualsiasi natura, nonché degli eventi in luogo pubblico o privato e in luogo chiuso aperto al pubblico (inclusi cinema e teatri) che comportino affollamento di persone e che non garantiscano il rispetto della distanza di sicurezza/interpersonale di almeno un metro”.

LE MISURE PER OSPEDALI, PAZIENTI ED ACCOMPAGNATORI

Il Dpcm prevede inoltre il “d) divieto per accompagnatori dei pazienti di permanenza nelle sale di attesa dei Dipartimenti emergenze e accettazione e dei pronto soccorso (DEA/PS), salvo specifica indicazione del personale sanitario del triage; e) limitazione dell’accesso di parenti e visitatori a strutture quali hospice, residenze sanitarie assistite (RSA) e strutture residenziali per anziani autosufficienti e non, ai soli casi consentiti dalla direzione sanitaria della struttura, adottando le misure necessarie a prevenire possibili trasmissioni di infezione”.

RACCOMANDAZIONI PER ANZIANI E AFFETTI DA PATOLOGIE CRONICHE

Il decreto prevede inoltre la “raccomandazione a tutte le persone anziane e/o affette da patologie croniche, con multimorbilità, nonché con stati di immunodepressione congenita o acquisita di limitare le uscite non strettamente necessarie ed evitare luoghi affollati nei quali non sia possibile mantenere la distanza di sicurezza/interpersonale di almeno un metro”.

COMPORTAMENTI CONSIGLIATI

Il decreto della presidenza consiglia “l’adozione dei seguenti comportamenti: 1. lavaggio frequente delle mani; 2. igiene respiratoria (starnutire o/o tossire in un fazzoletto evitando il contatto delle mani con le secrezioni respiratorie); 3. mantenimento nei contatti sociali di una distanza interpersonale di almeno un metro; 4. evitare abbracci e strette di mano; 5. evitare scambi di bottiglie, bicchieri in particolare durante attività sportive”.

SOSPENSIONE EVENTI SPORTIVI

Il decreto della presidenza del consiglio prevede inoltre la “sospensione degli eventi e delle competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici o privati. Resta consentito lo svolgimento dei predetti eventi e competizioni, nonché delle sedute di allenamento degli atleti agonisti, all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse, nei Comuni diversi da quelli” della zona rossa. Lo sport di base e le attività motorie in genere, “svolti all’interno di palestre, piscine e centri sportivi di ogni tipo, sono consentiti esclusivamente nel rispetto delle raccomandazioni previste” in precedenza. “È fatto divieto di trasferta dei tifosi residenti nelle regioni e nelle province” della zona gialla “per la partecipazione ad eventi e competizioni sportive che si svolgono nelle restanti regioni e province; i) raccomandazione ai comuni, agli enti territoriali, alle associazioni culturali e associazioni sportive di offrire attività ricreative individuali alternative, che promuovano e favoriscano le attività all’aperto (senza assembramenti) o presso il proprio domicilio”.

SCUOLA: ANCORA IN ATTESA DEL TESTO

Le disposizioni dei primi due articoli del Dpcm sono in vigore dal 2 marzo al 20 marzo 2020. Il decreto dovrebbe essere integrato da altri articoli – manca ad esempio la parte sulla scuola – e nel caso prevedere anche gli articoli 3, 4 e 4bis, le cui disposizioni sarebbero in vigore fino al 30 marzo 2020.

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