Joe Biden vince le primarie della South Carolina, rilancia la sua claudicante campagna e si impone, almeno per il momento, come il principale rivale di Bernie Sanders per la nomination democratica. Il miliardario filantropo Tom Steyer, che aveva puntato tutto su questo Stato e che non ha sfondato, nonostante i 175 milioni di dollari della sua fortuna investiti, abbandona la corsa: “Onestamente, non vedo come arrivare in fondo vincendo”, ha detto ai suoi sostenitori.
Biden non fa il pieno dei delegati dello Stato, perché i risultati di Sanders gli consentono d’averne alcuni. I conteggi sono ancora in corso: la stima attuale è 33 delegati a Biden, 11 a Sanders. In tutto, farebbe per ora 56 a Sanders, 48 a Biden, 24 a Pete Buttigieg, 8 a Elizabeth Warren e 7 ad Amy Klobuchar. Steyer, che ora è out, non ne ha nessuno, come Mike Bloomberg, che scenderà in lizza solo martedì, e Tulsi Gabbard, che però resta in corsa.
Questi i principali effetti delle primarie nello Stato del Sud, dove l’elettorato nero ha grande peso, soprattutto in campo democratico. La prima reazione di Donald Trump è affidata a un tweet che mette a fuoco un aspetto specifico: “La vittoria del sonnolento Joe Biden in South Carolina dovrebbe segnare la fine della campagna barzelletta di Mini Mike Bloomberg”, che punta, come l’ex vice-presidente di Barack Obama, sul voto di centro. “Dopo la peggiore performance di sempre nella storia dei dibattiti presidenziali, Mini Mike ora ha Biden che ha frammentato i suoi pochissimi voti, portandogliene via molti”.
Sospinto dal voto dei neri, Biden ha sfiorato il 50% dei suffragi (48,4%), mentre Sanders ha appena superato il 20% (20,1%). Una sconfitta di Biden, che alcuni sondaggi a metà settimana davano possibile, a riprova della volatilità dei rilevamenti in questa fase, avrebbe probabilmente comportato la fine della corsa alla nomination di Biden o, almeno, delle chances di successo. Dietro i due, Steyer all’11,5%, Pete Buttigieg all’8%, Elizabeth Warren al 7%. Amy Klobuchar poco sopra il 3%.
Nei commenti a caldo, Biden ha affermato che la sua campagna “è decollata”, dopo inizi stentati, e, tra l’entsiasmo dei suoi fans, ha proclamato: “Batteremo Trump”. Sanders ha ammesso la sconfitta, dicendo che “non si può sempre vincere”.
Adesso tutti gli sguardi sono rivolti al Super-Martedì del 3 marzo. A febbraio, le primarie in Iowa, New Hampshhire, Nevada e South Carolina hanno complessivamente assegnato 167 delegati, il 4% del totale. Martedì, andranno al voto 14 Stati (Alabama, Arkansas, California, Colorado, Maine, Massachusetts, Minnesota, North Carolina, Oklahoma, Tennessee, Texas, Utah, Vermont, Virginia), oltre alle Isole Samoa e alla constituency dei Democrats Abroad: saranno distribuiti in un giorno solo 1.344 delegati, oltre un terzo del totale.