Una volta, volevano tutti essere presidente; adesso, si accontenterebbero di fare il vice. Molti ex aspiranti alla nomination democratica che hanno dato il loro endorsement a JoeBiden vorrebbero fare ticket con l’ex vice-presidente di Barack Obama. L’anticamera di Bernie Sanders è, invece, meno affollata.
Lo stesso Biden ha alimentato molte attese, non negando elogi e una speranza a molti ex rivali, rispondendo a domande in merito con la formula: “Lo/a prenderei senz’altro in considerazione come vice”.
Il battistrada nella corsa verso la nomination democratica ha intanto nominato un nuovo manager della sua campagna, JenO’Malley Dillon, una ex manager della campagna di Beto O’Rourke: obiettivo, rafforzare ed espandere l’organizzazione e aumentare la capacità di raccogliere fondi, in vista della battaglia delle elezioni presidenziali.
Verso le quali il gradimento del magnate presidente Donald Trump resta al 40%, per un sondaggio Reuters/Ipsos che, però, forse non rispecchia ancora l’impatto della diffusione del coronavirus e del crollo del mercato azionario. Il 55% degli intervistati non approva l’operato di Trump. Quattro elettori repubblicani su cinque (l’82%) apprezzano il presidente, la metà lo apprezza molto.
Secondo gli analisti politici statunitensi, sia Biden che Sanders hanno bisogno di un vice giovane, visto che entrambi sono avanti con gli anni – vanno rispettivamente verso i 78 e i 79 – e potrebbero non ambire a un secondo mandato (il che apre al vice maggiori prospettive presidenziali). Molti, poi, pensano che Sanders e Biden dovrebbero scegliere una donna e/o l’esponente d’una minoranza (una donna afro-americana è il profilo più condiviso).
Biden potrebbe optare per Kamala Harris, la senatrice della California, per cui ha mostrato più volte apprezzamento, o per Stacey Abrams, l’ex candidata a governatore della Georgia – sono entrambe di colore. Non è esclusa Amy Klobuchar, la senatrice del Minnesota, e neppure Elizabeth Warren, se la senatrice del Massachusetts ‘di sinistra’ desse il suo endorsement al moderato Biden. Che non ha negato, in sue dichiarazioni, prospettive di ticket all’omosessuale Pete Buttigieg, o agli ispanici Beto O’Rourck e Julian Castro, o a vari altri.
Per Sanders, i nomi che si fanno sono meno noti, a livello nazionale: si citano l’ex senatrice dell’Ohio Nina Turner, nera, o la senatrice del Wisconsin Tammy Baldwin, bianca.
Il sito Axios ha diffuso un primo toto-nomi di possibili componenti dell’Amministrazione Biden, dove potrebbero entrare molte figure dell’Amministrazione Obama. Axios, come vice di Biden, elenca pure il senatore Cory Booker e l’ex governatore del Massachusetts Deval Patrick; e ipotizza la Harris, se non sarà vice, segretario alla Giustizia – ruolo molto ambito – e la Warren al Tesoro – anche lì, la concorrenza è grande.
Mike Bloomberg, che pure appoggia Biden dopo avere lasciato la corsa alla nomination, potrebbe essere un’opzione per la Banca Mondiale. Buttigieg potrebbe diventare rappresentante degli Usa all’Onu. Come segretario di Stato sarebbero in lizza l’ex senatore, ex candidato alla casa Bianca ed ex segretario di Stato John Kerry e Susan Rice, l’ex consigliere di Obama per la sicurezza nazionale ed ex rappresentante degli Usa all’Onu.