Libero mercato per accelerare sul 5G (e riprendere la Cina) o massima tutela delle reti Gps militari? È il dilemma su cui si è riacceso negli Stati Uniti il “caso Ligado”, che da dieci anni contrappone l’azienda privata, attiva nel fornire servizi di comunicazione satellitare, e il Pentagono.
LA VICENDA
È ancora in sospeso la richiesta presentata nel 2011 da Ligado Networks (già LightSquared) per ampliare la capacità dei propri satelliti di operare nello spettro radio per comunicazioni a banda larga, a cui la Difesa americana (con tante sue diramazioni) si è sempre opposta sollevando i rischi che ciò comporterebbe per la sicurezza nazionale in virtù del disturbo che potrebbe recare al sistema di navigazione Gps, essenziale per ogni operazione militare. Lo scontro si consuma intorno alla Federal Communications Commission (Fcc), l’agenzia federale deputata a sovraintendere tutti gli usi dello spettro radio non governativi e a rilasciare le dovute autorizzazioni.
IL CASO RIACCESO
Venerdì scorso, il sito specializzato Cy4IsrNet ha rivelato che la Fcc sarebbe vicina a rilasciare l’attesa autorizzazione a Ligado, soprattutto in virtù delle pressioni a muoversi in tal senso provenienti dalla Casa Bianca. La ragione sarebbe da rintracciare nella volontà di accelerare la capacità nazionale nel campo del 5G, su cui gli Stati Uniti vogliono recuperare in fretta il terreno perso nei confronti della Cina. Con il satellite SkyTerra-1, lanciato nel 2010, Ligado afferma di poter costruire una rete 5G che aumenti la connettività per il mercato dell’Internet of Things, scenario che l’azienda, consapevole dell’attenzione dedicata al tema dell’attuale amministrazione, ha spinto con forza negli ultimi mesi. Il problema è che lo vuole fare operando nella banda L, un range di frequenze (tra 1 e 2 GHz) a cui si affida anche il Gps per la capacità di penetrare nuvole e vegetazione.
I PROBLEMI
È bastato dunque l’articolo di Cy4IsrNet per riaccendere i timori del Pentagono e di altri organi federali da tempo impegnati ad avvertire dei rischi di disturbo che l’allargamento dell’operatività di Ligado comporterebbe per l’infrastruttura Gps. Lo scorso novembre, il segretario alla Difesa Mark Esper ha per questo inviato una lettera alla Fcc chiedendo di non autorizzare Ligado, missiva simile a quella inviata ad aprile dello scorso anno dal suo predecessore Patrick Shanahan. Più recentemente è toccato a Thu Luu, executive agent per il Gps dell’Air Force, ribadire le preoccupazioni della Difesa, con un memo co-firmato dai rappresentanti di altri dodici agenzie (comprese la Nasa, la Federal aviation administration e diversi dipartimenti) inviato questa volta alla National telecommunications and information administration (Ntia), agenzia del dipartimento del Commercio che in questi casi fornisce alla Fcc tutte le informazioni utili per decidere sulle autorizzazioni.
LE DUE LETTERE SPARITE
Tuttavia, quest’ultimo memo (insieme a due lettere di Michale Griffin e Dana Deasy, due alti funzionari del Pentagono) sarebbe rimasto fermo da febbraio in un ufficio del dipartimento del Commercio senza venire dunque registrato come documentazione per la commissione. Il blocco dei documenti, spiega ancora il sito americano, sarebbe da imputare alla Casa Bianca e in particolare a Larry Kudlow, colui che ne guida il National economic council, presunto artefice della pressione della presidenza per autorizzare Ligado a operare nella banda L. Dopo le rivelazioni di Cy4IsrNet, il memo e le due lettere sono state rese pubbliche dalla Ntia, con tanto di nota del suo numero uno Ajit Pai che, alla Fcc, spiega di non poter “ragionevolmente” affermare che le preoccupazioni del Pentagono siano state risolte.
LA REAZIONE DI LIGADO…
In meno di 24 ore è arrivata la prevedibile reazione di Ligado che ha definito le argomentazioni della Ntia “semplicemente stupefacenti” e “basate su dati irrilevanti e fuorvianti”. D’altra parte, nel corso degli anni l’azienda ha avanzato misure di “mitigazione” per ridurre eventuali rischi sull’infrastruttura Gps, affermando di aver ridotto lo spettro da utilizzare e la potenza di trasmissione, proponendosi anche di sostituire ricevitori federali che presentassero problemi. Misure che non sono bastate al Pentagono.
…E IL DIBATTITO AL CONGRESSO
Lunedì, alla nuova nota di Ligado ha risposto lo stesso Deasy, chief information officer della Difesa a stelle e strisce: “Abbiamo prove tecniche molto forti che suggeriscono che andare avanti con questa proposta causerebbe danni allo spettro Gps adiacente; pertanto, continuiamo a credere che sia nel migliore interesse del governo non perseguire la richiesta di licenza da parte di Ligado”. Ancora prima, una richiesta di chiarimenti sulle rivelazioni di Cy4IsrNet era arrivata al dipartimento dei Trasporti dal Congresso con una missiva a doppia firma di Peter De Fazio e John Garamendi, rispettivamente presidenti della commissione Trasporti e della sottocommissione Servizi armati della Camera, entrambi democratici. Con Capitol Hill si amplia la schiera degli organi interessati alla vicenda. Al momento, nessuno degli osservatori d’oltreoceano prevede una rapida risoluzione del “caso Ligado”.
(Foto di ADMC da Pixabay)