È passata quasi inosservata in Italia la pubblicazione sul Financial Times di ieri di una lettera firmata – eccezionalmente insieme – dai cinque capi di stato di Germania, Singapore, Etiopia, Giordania ed Ecuador. Quattro uomini e una donna che hanno voluto ricordare al mondo che, davanti a una crisi globale, nessuno, neanche il più forte, ha i mezzi per salvarsi da solo.
Come scrivevo con Corrado Clini qualche giorno fa, questo vale anche e soprattutto per la crisi climatica e ambientale.
Quello che dicono i 5 Capi di Stato (in sintesi)
L’umanità vive in uno stato eccezionale di sospensione. Ferme o quasi sono le attività produttive, le economie, le società e la vita civile di gran parte della popolazione mondiale. Le organizzazioni internazionali, gli stati, le aziende, gli individui sono chiamati ad esprimere il meglio della propria creatività e ingegno.
È necessaria un’alleanza globale per fronteggiare la crisi e assicurare l’equa distribuzione delle risorse e dei mezzi di cura tra tutti i paesi del mondo. Non è più tempo per scontri tra potenze e tafferugli geopolitici. La costruzione di una simile alleanza non sarà di certo facile. Ma se ce la facciamo, ci prepareremo ad affrontare le crisi che verranno e di certo avremo costruito un mondo migliore.
Di seguito la lettera dei cinque Presidenti al Financial Times:
https://www.ft.com/content/c0178836-7274-11ea-90ce-5fb6c07a27f2