Skip to main content

DISPONIBILI GLI ULTIMI NUMERI DELLE NOSTRE RIVISTE.

 

ultima rivista formiche
ultima rivista airpress

Un piano segreto contro il virus? La lente degli 007 del Parlamento

Il Copasir ha acceso oggi due riflettori per quanto riguarda l’epidemia da coronavirus. Il primo riguarda le implicazioni connesse con la app Immuni. Il secondo, invece, il documento secretato presso il ministero della Salute. Il Comitato ha chiesto l’audizione dei ministri della Salute, Roberto Speranza, e dell’Innovazione, Paola Pisano, ma anche del direttore del Dis, il generale Gennaro Vecchione, e di Roberto Baldoni, vicedirettore per la cybersicurezza del Dis. A comunicarlo è stato il presidente del Copasir, il leghista Raffaele Volpi, informando che il Comitato chiederà l’“immediata acquisizione” del documento secretato.

“Alla luce delle connessioni evidenti tra la persistenza dell’emergenza del coronavirus e le implicazioni con la sicurezza della Repubblica legate alle circostanze connesse con tale emergenza”, il Copasir ha altresì deciso “di intensificare le proprie convocazioni e il ciclo delle attività a esso connesse”, ha spiegato il presidente che agisce nel solco indicato dal leader leghista Matteo Salvini: “Se è vero che questo piano segreto è stato tenuto nascosto non solo agli italiani ma anche ai sindaci e ai governatori, sarebbe di una gravità inaudita. Se fosse vero qualcuno ne dovrà rispondere”, aveva commentato il leader della Lega durante una diretta su Facebook.

Il documento in questione è un report di 55 pagine in cui, secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, tecnici e scienziati elaboravano in grafici e tabelle i modelli matematici dei contagi in atto a Wuhan, città cinese da cui la pandemia è partita. Nello scenario più catastrofico, con un tasso di contagiosità (R0) superiore a 2, se il nostro Paese non avesse optato per il lockdown i morti sarebbero stati tra i 600mila e gli 800mila. La prima versione dell’analisi, poi aggiornata fino al 4 marzo, risale al 12 febbraio.

Il piano non sarebbe mai stato reso noto per non gettare nel panico la popolazione ma ora il Copasir vuole vederci chiaro.

×

Iscriviti alla newsletter