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Usa, tutti gli effetti della stasi da pandemia (e chi ne trae giovamento)

La convention democratica, in programma a Milwaukee dal 13 al 16 luglio, è stata rinviata: si farà  dal 17 al 20 agosto. La decisione era stata sollecitata da Joe Biden, il probabile candidato del partito alla Casa Bianca. Quella repubblicana era già fissata nella settimana immediatamente successiva, a Charlotte. dal 24 al 27 agosto.

Contro corrente rispetto al clima generale, un giudice federale ha ieri negato il rinvio delle primarie nel Wisconsin, previste per martedì 7 aprile. Se non ci saranno sviluppi contrari, il Wisconsin sarà, dunque, l’unico degli 11 Stati che avevano programmato le loro primarie in aprile a tenerle.

Nella sua sentenza, il giudice federale ha chiarito di non essere d’accordo con l’andare alle urne, ma di avere dovuto valutare solo in base al diritto degli elettori ad esprimersi e non alla salute pubblica, che compete, invece, alle autorità politiche e/o sanitarie.

La stasi da epidemia ha creato, nell’ultima settimana, 6,6 milioni di disoccupati – sono dieci milioni nelle ultime due settimane –, dieci volte di più in una settimana che il peggior dato precedentemente registrato, 695 mila nel 1982. S&P prevede unacontrazione del Pil negli Usa dell’1,3% nel 2020 e una ripresa del 3,2% nel 2021: l‘agenzia di rating stima che l’economia sia in recessione.

Due settori che traggono però giovamento dall’emergenza sono quelli delle armi e degli alcolici. Quasi due milioni di pistole sono state vendute nel mese di marzo, una sola volta di più in passato: apparentemente, c’è il timore di disordini sociali all’aggravarsi della crisi economica. La vendita degli alcolici è invece aumentata del 55% in una settimana, si pensa perché la gente ha fatto scorta in funzione dell’isolamento.

Ora, le vittime negli Usa sono circa 6000 e i contagi circa 250 mila, secondo i dati costantemente aggiornati della Johns Hopkins University. Con 1169 vittime giovedì, gli Stati Uniti hanno stabilito il triste primato del maggior numero di vittime in un giorno dall’inizio della pandemia, superando l’Italia dei 969 morti del 27 marzo.

Nelle ultime 24 ore, la Louisiana ha registrato oltre 2700 nuovi casi positivi e oltre 300 decessi. John Bel Edwards, il governatore, ha prorogato dal 13 al 30 aprile l’ordine ‘stay at home‘. Gli Stati dell’Unione che hanno intimato ai cittadini il ‘tutti a casa’ sono finora 37: da ultimi, Florida, Georgia, Mississippi. I cittadini soggetti all’ordine sono 305 milioni, oltre il 90% della popolazione.

Ron DeSantis, governatore repubblicano della Florida, è stato convinto a emanare la direttiva dall’aumento dei casi e da una telefonata di Donald Trump — la Florida è elettoralmente cruciale. Lo Stato più grande senza ‘stay at homeè il Texas: il governatore Gregg Abbot lo delega alle autorità locali.

I dati sul contagio suggeriscono, tuttavia, che gli americani non rispettano le linee guida nazionali sul distanziamento sociale emanate dalla task force della Casa Bianca contro il coronavirus. Deborah Birx, coordinatrice della task force, lo constata e invita a maggiore rispetto delle regole e all’uso delle mascherine in pubblico. “Ora facciamo 100 mila test al giorno, più di ogni altro Paese al mondo in relazione alla popolazione”, ha ieri detto Trump in conferenza stampa.

Usa2020



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