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Sport e cultura. Ecco cosa chiedono gli italiani nel report Swg

Di Paolo Falliro

Il Covid trasformi anche sport e cultura in Italia. Molti sono gli italiani, interpellati dall’utima rilevazione Radar Swg, che propendono per questa tesi mossi dalla convinzione che sia lo sport che cultura hanno avuto in questi mesi legati all’emergenza pandemia un’occasione imperdibile per ripensarsi in senso sostenibile.

STATO & SPORT

Sì all’aiuto dello Stato allo sport, ma non a quelli maggiori: secondo gli intervistati lo Stato dovrebbe intervenire in prima persona con aiuti economici ed altre iniziative a sostegno del mondo dello sport (36) e della cultura (81). Mentre per l’87% il mondo dello sport (e per l’83% della cultura) dovrebbe approfittare di questo momento per fare un grande progetto di rinnovamento e trasformazione.

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AGLI ITALIANI MANCANO GLI EVENTI SPORTIVI E CULTURALI?

Ma quanto mancano gli eventi agli italiani? Solo al 46% degli intervistati dopo che l’emergenza Covid-19 ha sospeso ormai da tempo tutte le attività sportive, mentre per la stragrande maggioranza quando riprenderanno normalmente gli eventi sportivi li seguirà come prima e solo una sparuta minoranza ammette che cambierà la percezione personale.

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Sulle manifestazioni culturali dal vivo il discorso non cambia: oltre 1 frequentatore su 5 pensa che dopo l’emergenza parteciperà comunque meno, ma lo zoccolo duro resta fedele. Si tratta comunque di una quota non irrilevante che potrebbe decidere di rivedere le proprie abitudini di consumo e ridurre conseguentemente il proprio interesse per la fruizione di queste attività: un passaggio che avrà ripercussioni anche di natura economica sul settore.

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PIATTAFORMA ONLINE

Cultura online? L’idea della piattaforma nazionale per lo streaming delle manifestazioni culturali desta l’interesse di una quota rilevante della popolazione, coinvolgendo anche chi in passato non aveva un particolare interesse per queste attività. Il riferimento è a concerti, musical e prosa ovvero a quei settori molto apprezzati dagli italiani. Sul punto il ministro della Cultura Dario Franceschini ha annunciato che è allo studio una piattaforma online dove i vari enti culturali potranno proporre degli spettacoli a pagamento. Meno del 50% si dice interessato a pagare per assistere in streaming su questa piattaforma, con al primo posto (con il 40%) i concerti di musica leggera e all’ultimo gli spettacoli di danza con il 38.

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IN ATTESA

Proprio lo sport sta vivendo in questi giorni un dibattito molto animato circa la ripresa del campionato di calcio. In occasione della Giunta del Coni, il presidente Giovanni Malagò ha informato i membri di aver inviato al ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, un report realizzato dal Politecnico di Torino, su “Lo Sport riparte in sicurezza”. Al suo interno i fattori di rischio di tutte le discipline sportive in capo al Coni, fornendo direttive per a ripresa dell’attività agonistica.

Ma di fatto non c’è alcun accordo per la ripresa del campionato, dopo lo screzio tra la Lega di Serie A e il ministro. In Francia intanto fino a ieri era già pronto il piano per lo sport: ma il premier francese Edouard Philippe ha rallentato sulle misure per il calcio professionistico all’Assemblea Nazionale (come l’ingresso nei centri di allenamento previo controllo della temperatura e l’obbligo di indossare mascherine protettive). Il campionato resterà fermo anche in Francia.

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