Skip to main content

La (vera) fase due è contro il fantasma della povertà. Creare ricchezza

Di Benedetto Delle Site

Il “lockdown” attuato per il contenimento dell’epidemia da Sars-CoV2 ha contemporaneamente compresso tre nostre libertà fondamentali (tra loro, correlate): quella politica, quella economica e quella religiosa. Lo dimostrano le fibrillazioni del Parlamento, del mondo economico-produttivo e ora anche della Conferenza Episcopale Italiana. Si tratta di una sfida durissima per l’Italia e per tutto l’occidente, che non affrontavamo, è stato detto, almeno dalla Seconda Guerra Mondiale.

Oggi come ieri siamo chiamati ad uno sforzo che riguarda ciascuno di noi senza esclusioni, e che chiede di mettere in campo le energie migliori del nostro Paese in vista della ripartenza, la cosiddetta fase due. Fase due che per molte aziende è già iniziata: molte hanno continuato perché escluse dai divieti, altre operano in deroga. C’è poi l’estensione dello smart working e del lavoro agile, frontiere che all’improvviso da innovative sono diventate per molte attività prassi obbligatoria.

Ancora una volta però la cultura politica e l’opinione pubblica appaiono concentrate sul tema dello stanziamento di aiuti e altre forme di assistenza, che pure tardano ad arrivare. Ancora una volta ci si concentra sulla ridistribuzione della ricchezza, ma si elude il problema di come la ricchezza si possa tornare a produrla.

Gli imprenditori sentono di essere soli, come se avessero già compreso che non sarà lo Stato a salvarli: dovranno essere ancora una volta loro ad affrontare questa crisi e a superarla, con il loro talento, la loro tenacia, la loro nobile vocazione creativa.

In un momento come questo, la pubblicazione del saggio di William R. Luckey, economista e studioso di scienza politica americano, dal titolo “Creare ricchezza. La soluzione alla povertà” da parte della casa editrice Fede & Cultura di Verona, appare davvero di estrema attualità e profezia.

William R. Luckey in poche pagine mostra come la cultura della libertà manifestatasi nella civiltà cristiana, sia alla base del passaggio da un mondo chiuso e stagnante dove la ricchezza è concentrata nelle mani di pochi potentati a scapito di molti, ai quali l’accesso alla possibilità di creare ricchezza è precluso, ad un mondo dinamico fondato sulla libertà politica, economica e religiosa.

Un monito per non ricadere nell’errore di continuare a chiuderci e lasciare allo Stato, e ai suoi burocratismi, una delega in bianco sulle nostre libertà. Perché siamo uomini, creati liberi da un Dio creatore con il quale siamo chiamati a condividere l’opera della creazione.

Per queste ragioni l’Istituto Acton e l’UCID (Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti) domani giovedì 30 aprile, presenteranno il libro del Prof. Luckey. A moderare l’incontro (virtuale) oltre al sottoscritto, Michael Severance, Direttore degli affari e relazioni esterne dell’Istituto Acton a Roma. Ospiti Salvatore Rebecchini, già Presidente di Simest Spa e Commissario dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Antitrust); Andreas Widmer, già Guardia Svizzera papale e autore del bestseller Il Papa e il Manager. Le lezioni di leadership di Giovanni Paolo II nonché imprenditore It e Direttore del Center for Principled Entrepreneurship alla Catholic Univerity of America e Giovanni Zenone, editore e fondatore della casa editrice Fede & Cultura. Per partecipare scrivere a mseverance@acton.org.


×

Iscriviti alla newsletter