Il mondo che viviamo ha un grande bisogno di approccio interculturale.
A ogni livello e in ogni ambito, l’interculturalità rappresenta una sfida ineludibile. Non possiamo, infatti, rassegnarci a omologare le complessità del pensiero dei differenti mondi-della-vita che portano, ciascuno, originali e irripetibili visioni del mondo in particolari contesti. Non si tratta più, come mostrano gli importanti progressi nel campo della filosofia interculturale, di limitarsi a comparare sistemi differenti ma occorre contaminare per fecondare le differenti tradizioni culturali, aprendo vie di dialogo dialogale (che, lo ricordiamo, comprende e trasforma il dialogo dialettico).
C’è un meticciato permanente che rende ogni cultura al contempo capace di esprimere la propria visione nell’essere aperta alla naturale contaminazione da parte di ogni altra cultura. Il soffio del globale attraversa tutte le culture, le valorizza e le trascende in un quadro d’interculturalità planetaria. Le culture sono migranti, conflittuali nelle loro differenze, sistemi aperti. Contestualità e universalità (con)vivono nel mosaico interculturale.
Si nota come, nell’esperienza globalizzata che stiamo vivendo soprattutto dalla caduta del muro di Berlino e dalla fine del totalitarismo sovietico, sia mancata la mediazione tra contestualità e universalità nei termini della loro (con)vivenza. I contesti, infatti, si sono in molti casi resi autarchici, e la tentazione continua nella assolutizzazione della forma di Stato-nazione, e l’universalità si è globalizzata (in positivo e in negativo) facendo mancare quel pensiero critico, mediato, che attraversa lo spazio-mondo.
Ciò che è chiaro, nella prospettiva interculturale, è che la contraddizione ne è l’anima. C’è vitalità nell’approccio interculturale, laddove le complessità contestuali sono inter-in-dipendenti, progettualmente vincolate e libere in quanto vincolate l’una all’altra, l’una nell’altra.
Guardiamo nella prospettiva interculturale come affresco di civiltà.
(Professore incaricato di Istituzioni negli Stati e fra gli Stati e di History of International Politics, Link Campus University)