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Peggio di Pearl Harbor e 11 settembre. La morsa del Covid-19 sugli Stati Uniti

Per descrivere l’impatto del coronavirus, gli Stati Uniti fanno confronti con le loro tragedie nazionali, l’attacco a Pearl Harbor – il 7 dicembre 1941 – e l’11 Settembre 2001. Ma il contagio ha già fatto più vittime di Pearl Harbor – circa 2500 – e l’11 Settembre – circa 3000 – messi insieme.

“Ci aspetta la settimana più dura e più triste, sarà un ‘Pearl Harbor moment’ o come l’11 settembre”, ha detto il capo del servizio sanitario pubblico Jerome Adams, ricalcando le parole del presidente Donald Trump che ha ammesso che ci saranno “molti morti nelle prossime settimane”.

Joe Biden, probabile candidato democratico alla Casa Bianca, che ha già innescato, per l’emergenza coronavirus, lo slittamento da luglio ad agosto della convention del partito a Milwaukee, propone ora che l’evento si svolga in formato virtuale. “Fare la convention è necessario, ma non credo che nel mezzo d’una pandemia si possano portare migliaia di persone in un solo luogo in modo sicuro”, dice l’ex vice-presidente di Barack Obama.

Trump, domenica, ha ribadito che “nei prossimi giorni ci sarà il picco della pandemia negli Usa”, ricordando che nell’Unione sono stati condotti “oltre 1,6 milioni di test, più che in ogni altro Paese” e aggiungendo, un po’ incongruamente: “Vediamo la luce in fondo al tunnel”; e “Se tutto va bene, in un futuro non troppo distante saremo orgogliosi del lavoro che noi tutti abbiamo fatto”.

Alla mezzanotte di domenica, ora di Washington, i casi di coronavirus negli Usa erano quasi 340mila e i morti, già più di 9.500, supereranno oggi i 10mila – ieri, sono stati 1.200 -: bilanci destinati a salire paurosamente nei prossimi giorni, avverte la stessa amministrazione. Gli Usa contano oltre il doppio di casi di Spagna e Italia, i due Paesi più colpiti in Europa, e quattro volte quelli segnalati dalla Cina.

A New York, ci sono oltre 122mila contagi – più di un terzo di quelli di tutta l’Unione – e circa 4.200 morti, quasi la metà di quelli di tutta l’Unione. Il governatore Andrew Cuomo ha tuttavia rilevato che per la prima volta il numero delle vittime da un giorno all’altro è sceso, ma solo di poco (da 600 a 594). Per dare una mano a fronteggiare la situazione, il presidente Trump ha disposto l’invio di mille militari nello Stato di New York.

Gli Stati Uniti per il momento hanno difficoltà a tenere sotto controllo la diffusione del contagio, riconosce Anthony Fauci, il virologo più esperto: “Sarebbe falso dire che la situazione è sotto controllo… Stiamo lottando per tenerla sotto controllo”. Fauci concorda che la prossima settimana vedrà un’escalation dei casi negli Usa, anche se “dopo la curva dovrebbe cominciare ad appiattirsi”.

Trump, nonostante lo scetticismo degli esperti, continua a dare consigli farmacologici e insiste sull’uso di farmaci anti-malaria come la clorochina, anche se non ci sono prove che funzioni. “Non abbiamo nulla da perdere e non abbiamo tempo da perdere, la gente muore, non abbiamo il tempo per sperimentare”, dice il presidente.

GpNews-Usa2020

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