Parlano di deriva autoritaria in Italia. Perché il Presidente del Consiglio ha risposto, giustamente, alle accuse gravi rivolte per mezzo stampa e attraverso i social media da Giorgia Meloni e Matteo Salvini.
Nel frattempo Salvini fa i complimenti ad Orban – un amico, scrive – per aver ottenuto dal Parlamento ungherese i “pieni poteri” (il suo sogno, per fortuna, mai realizzato). Lo stesso fa Giorgia Meloni. Salvo poi parlare di “Corea del Nord” qua in Italia.
Poteri speciali a Orban per combattere con forza il virus? Saluto con rispetto la libera scelta del parlamento ungherese (137 voti a favore e 53 contro), eletto democraticamente dai cittadini. Buon lavoro all’amico Viktor Orbán e buona fortuna a tutto il popolo di Ungheria. pic.twitter.com/zDJqnHsxUn
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) March 30, 2020
🔴 BENVENUTI IN COREA DEL NORD pic.twitter.com/IC72I9fpNq
— Giorgia Meloni (@GiorgiaMeloni) April 10, 2020
Accusano il governo italiano di “Alto Tradimento”. Mica una cosa da poco! Una cosa davvero grave. E lo fanno, così, a cuor leggero con tweet e messaggini sparsi qua e là nel web. Il tutto, per la questione del MES. Ma, a differenza di quello che raccontano, il MES non è stato attivato da nessuno.
Storpiano, poi, la storia del MES. Uno strumento discusso nel 2010 e sottoscritto, come impegno internazionale, dall’allora Governo Berlusconi IV, di cui la Lega Nord era un alleato e Giorgia Meloni era addirittura una ministra (quella alla Gioventù). Hanno poi scaricato la responsabilità senza pensarci due volte su un governo tecnico, come spiega bene Mario Monti in questo spezzone video: la Lega effettivamente non votò la ratifica – badate bene, la ratifica – e la Meloni non votò affatto contro, in aula, non c’era.
Tutto questo è il nazionalpopulismo all’italiana: il populismo polenta-e-amatriciana di Meloni e Salvini.