Morti e disoccupati: il barometro elettorale di Donald Trump volge al cattivo tempo, mentre il virus da tre giorni è peggio di una Katrina. Un sondaggio per conto della CNN dà il presidente 11 punti dietro il candidato democratico Joe Biden, il 42% delle preferenze contro il 53% a livello nazionale. Il sito RealClearPolitics, che fa la media dei sondaggi, dà Biden avanti di sei punti, sempre a livello nazionale.
L’uragano Katrina nel 2005 fece 1.826 vittime, specie a New Orleans e in Louisiana. Gli Stati Uniti sono tramortiti dal ritmo di letalità del contagio: quasi duemila morti in un giorno, martedì 1.939, mercoledì 1.973, ieri 1.783, secondo in numeratore della Johns Hopkins University.
I decessi per coronavirus negli Usa hanno raggiunto quota 16.500. I morti sono ora più di quelli della Spagna; i casi di contagio oltre 460 mila, un quarto di quelli verificati in tutto il Mondo; circa 25 mila i guariti. L’Unione scala d’un gradino il podio della letalità dell’epidemia ed è ora dietro solo all’Italia: a questo ritmo, per Pasqua ci avrà superato.
Da New York, nonostante segnali di rallentamento del contagio, viene un nuovo record: 799 morti in un giorno, per un totale di oltre 7 mila vittime, le ultime 4 mila in meno di una settimana.
Il coronavirus è devastante per l’occupazione: in tre settimane di chiusura generalizzata, sono 16,6 milioni (6,6 nell’ultima settimana) gli americani che hanno chiesto i sussidi alla disoccupazione, circa un dipendente su dieci.
Eppure Trump dice: “Se tutto va come speriamo riapriremo il Paese molto, molto, molto presto, lo spero”. Il presidente studia una nuova task force in vista della riapertura dell’economia americana e ipotizza una ‘fase due’, nonostante questa sia la settimana più nera per contagi e decessi da quando l’epidemia è esplosa negli Usa.
Della task force, dovrebbero fare parte i vertici dei Dipartimenti di Tesoro, Lavoro e Commercio, esponenti del Consiglio nazionale dell’economia ed esperti esterni, come l’ex di Goldman Sachs Gary Cohn, e il ceo di Blackstone Steve Schwarzman, ma anche personalità del mondo dello sport fra cui noti atleti. C’è chi propone la figura di uno ‘zar’ per guidare la task force: in pole position, vi sarebbe l’ex consigliere economico di Ronald Reagan, Art Laffer.