Skip to main content

DISPONIBILI GLI ULTIMI NUMERI DELLE NOSTRE RIVISTE.

 

ultima rivista formiche
ultima rivista airpress

Il virus fa litigare (ancora) Usa e Cina. In Olanda…

Ancora scintille tra Stati Uniti e Cina. Dopo le tensioni provocate dalla definizione del Covid-19 come “il virus cinese” da parte del presidente Donald Trump, è di nuovo scontro tra Pechino e Washington. Questa volta i protagonisti sono gli ambasciatori di Cina e Stati Uniti in Olanda.

L’ambasciatore americano in Olanda, Pete Hoekstra, ha accusato il governo cinese di avere nascosto informazioni importanti riguardo l’epidemia. In un’intervista al quotidiano Algemeen Dagblad, il diplomatico ha sostenuto che “il mondo avrebbe potuto rispondere in modo molto più efficace se la Cina fosse stata più trasparente”. Inoltre, ha invitato alla Cina ad imparare dalla collaborazione tra Stati Uniti e l’Europa durante il periodo d’emergenza.

Immediata, e forte, la risposta dell’omologo cinese, Xu Hong. Via Twitter, l’ambasciatore cinese in Olanda ha reagito scrivendo che Hoekstra “ha fatto tutto il possibile per diffamare la Cina e ha tentato di danneggiare le relazioni tra la Cina e l’Olanda […] Questo comportamento rivela solo la sua scarsa professionalità e la sua mancanza di fiducia” nei confronti della Cina.

Sul sito dell’ambasciata cinese in Olanda si legge un comunicato intitolato: “Gentile promemoria per l’ambasciatore Hoekstra: attenzione ai propri doveri”. “Ci sono molte cose buone negli Stati Uniti da cui possiamo imparare – si legge nel testo -, ma certamente non impareremo nulla da persone come l’ambasciatore Hoekstra”. Dall’ambasciata cinese accusano il collega americano di “infangare” l’immagine della Cina attraverso alcuni tweet e lanciano un invito perché studi “bene il diritto internazionale, compresa la Convenzione di Vienna”.

Resta il dubbio sul magro bilancio delle vittime per Covid-19 in Cina (3.326 morti) e le misteriose incongruenze statistiche.

×

Iscriviti alla newsletter