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Da Biden a Fauci, ecco come si surriscalda il fronte interno di Trump

Bandiere a mezz’asta sugli edifici federali e i monumenti nazionali degli Stati Uniti nei prossimi tre giorni per onorare la memoria delle vittime del coronavirus, che nell’Unione superano le 94 mila.

IL RITORNO ALLA “NORMALITÀ”

L’annuncio del presidente Donald Trump segue una richiesta dei leader democratici del Congresso, che gli avevano chiesto di farlo quando il numero dei morti raggiungerà quota 100 mila – dovrebbe accadere all’inizio della prossima settimana. Ma il progredire dell’epidemia non dissuade Trump dall’aprire nuovi fronti di conflitto interni e internazionali.

Ieri, secondo i dati della Johns Hopkins University, ci sono stati negli Usa 1.255 decessi. Alle 24.00 della Costa Est, i morti complessivi erano 94.702 e i contagiati oltre 1.577.00.

In questo contesto, Trump continua a spingere per il “ritorno alla normalità” degli Stati Uniti, nonostante freni e moniti dei consiglieri scientifici.

TORNA IL KIEVGATE

E apre ogni giorno nuovi fronti di contenzioso, interni ed internazionali. Nella corsa a Usa 2020, si conferma che il magnate vuole creare e sfruttare un “caso Biden” in Ucraina – è spuntata una telefonata, forse manipolata, tra l’ex presidente ucraino Petro Poroshenko e l’ex vicepresidente Usa Joe Biden, candidato democratico alla Casa Bianca.

ADDIO OPEN SKIES

Sul fronte internazionale, il presidente intende ritirare gli Usa dal trattato con Mosca “Open Skies”, che consente di sorvolare i rispettivi territori con strumenti di rilevazione elettronica per garantirsi che non siano in preparazione attacchi militari: una mossa che irrita la Russia e preoccupa gli alleati e completa l’opera di smantellamento dell’insieme dei Trattati a garanzia del disarmo e della pace.

TRUMP VS FAUCI

Trump pensa che gli Stati Uniti abbiano bisogno di un ulteriore stimolo fiscale per fronteggiare l’emergenza coronavirus: il presidente lo dice visitando una fabbrica della Ford in Michigan, dopo che le richieste di sussidi alla disoccupazione nell’Unione sono state 38,6 milioni nelle ultime nove settimane – quasi 2,5 milioni nell’ultima settimana.

Il virologo Anthony Fauci, massima autorità scientifica americana in questo campo, ripete che “ora non è il momento di sfidare il destino e di ritirare completamente le restrizioni anti-coronavirus”: “Se si guarda alla curva nel nostro Paese, è chiaro che non sta scendendo sensibilmente … Non credo che si tornerà alla normalità quest’estate, almeno non a come la conoscevamo prima”.

Ma Trump vuole riaprire le scuole e le chiese e annuncia nuove linee guida in tal senso e insiste sull’ipotesi di tenere il vertice del G7 di quest’anno sotto presidenza statunitense in forma classica e non virtuale: adesso, lo immagina alla Casa Bianca, eventualmente con una parte a Camp David.

LA CAMPAGNA CONTINUA

La sfida di Trump alla prudenza s’è confermata anche ieri: in visita a una fabbrica della Ford vicino a Detroit nel Michigan, non ha indossato la mascherina, sfidando le leggi dello Stato e la politica dell’azienda a tutela della salute dei lavoratori. “Non è necessaria, sono stato testato oggi”, ha detto ai giornalisti che lo incalzavano. “Prima di entrare qui l’ho indossata nell’area riservata, ma non volevo dare alla stampa la soddisfazione di vedermi”, ha aggiunto. Non ci sono immagini che lo documentino.

Tutte le persone che lo accompagnavano, compresi i vertici aziendali, avevano la mascherina. L’impianto è stato riconvertito per produrre ventilatori polmonari per i malati di coronavirus. Episodio analogo c’era già stato in Arizona il 5 maggio.

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