Il regime venezuelano ha denunciato l’incursione via marittima di “mercenari e terroristi”, spiegando che è in corso un’operazione di sicurezza per sventare un tentativo di colpo di Stato. Dagli Usa, invece, arriva la conferma del sequestro in Spagna di una nave, carica di droghe, partita dal Venezuela.
“Un gruppo di mercenari e terroristi, procedenti dalla Colombia, pretendevano di realizzare un’invasione via mare, con l’obiettivo di compiere atti terroristici nel Paese, uccidere alcuni leader del governo rivoluzionario e aumentare lo spiraglio di violenza, per realizzare un nuovo colpo di Stato”. Sono le ultime dichiarazioni del ministro dell’Interno e la Giustizia venezuelano, Néstor Reverol.
Secondo il rappresentante del regime di Nicolás Maduro, il tentativo di incursione è stato bloccato dalle autorità locali. Le attività irregolari sono state scoperte nelle acque della regione La Guaira, nel nord del Paese, grazie al controllo con alcuni motoscafi.
Reverol ha spiegato che alcuni dei presunti “terroristi” sono stati uccisi nell’operazione di sicurezza, mentre altri sono stati arrestati. È stato sequestrato un importante arsenale di fucili di assalto. “Più avanti sveleremo altri dettagli – ha dichiarato il ministro – giacché l’operazione continua e non si escludono altri arresti”.
Nelle acque del Venezuela operano ugualmente organizzazioni di narcotrafficanti, ha confermato James Story, incaricato dei negoziati degli Stati Uniti per il Venezuela.
“Ho parlato con l’ambasciatore della Spagna ed è vero che è stata sequestrata una barca partita dal Venezuela con quattro tonnellate di droghe al largo delle coste d’Europa”. La nave è stata bloccata a Vigo, in Spagna.
Il funzionario americano ha detto che l’operazione anti-droghe degli Usa non è attiva soltanto nei Caraibi ma anche nel Pacifico per bloccare il flusso di droga verso gli Stati Uniti.
In queste prime quattro settimane sono stati sequestrati carichi per un valore di 165 milioni di dollari in sostanze stupefacenti. Story ha anche confermato che “ci sono persone del regime di Maduro coinvolte” nel caso.
