C’è anche l’aerospazio nel decreto rilancio pubblicato ieri in Gazzetta ufficiale. Le novità per il settore riguardano soprattutto la legge 808 del 1985, per cui si rinviano i rimborsi dovuti dalle aziende sui finanziamenti relativi ai programmi passati e si accelera l’erogazione per i nuovi progetti. La novità incontra il parere positivo dell’associazione di categoria, la Federazione delle aziende italiane per l’aerospazio, la difesa e la sicurezza (Aiad), presieduta da Guido Crosetto.
IL COMMENTO DI CROSETTO
“L’abbiamo voluta con forza come Aiad perché era importante per i nostri associati, in special modo le Pmi, poter evitare esborsi di liquidità in questo periodo già di per se drammatico”, ha spiegato Crosetto a Formiche.net. “È stato un lavoro portato avanti fino all’ultimo con grande collaborazione con il Mise, il Mef e la Ragioneria generale, in modo particolare con il ministro Patuanelli ed il vice ministro Castelli”, ha aggiunto il presidente dell’Aiad. “Poi però, sappiamo che questo è solo un importante atto di attenzione per non aggravare la situazione; ora occorre iniettare liquidità nel sistema portando avanti i programmi già approvati e pensando, come fanno Francia e Germania, a progetti specifici a sostegno del settore difesa, non soltanto aerospaziale, ma anche navale e terrestre”. D’altra parte, ha detto ancora Crosetto, “se non si daranno risorse rapide e programmi di prospettiva alle aziende, queste saranno destinate a grandissime difficoltà”.
LE DISPOSIZIONI DEL DECRETO
L’articolo 52 del decreto rilancio prevede che tutti i rimborsi dovuti dalle aziende su programmi passati con scadenza nel 2020 vengano rinviati alla fine dell’anno successivo e, in caso, rateizzati fino a dieci rate mensili. Il secondo comma dello stesso articolo accelera poi l’erogazione dei finanziamenti previsti per quest’anno, da avvenire entro il 31 luglio per le aziende adempienti sui rimborsi fino al 2019, ed entro tre mesi per quelle che risolvano eventuali inadempienze, “e comunque nei limiti delle relative disponibilità di bilancio”, si legge nel decreto.
IL SOSTEGNO PER PMI E BIG
“È un sostegno importante che riguarda le piccole e medie imprese, ma anche le grandi aziende che storicamente hanno beneficiato della 808”, ci ha spiegato il segretario generale dell’Aiad, Carlo Festucci. Per quanto riguarda le Pmi del settore, la Federazione aveva chiesto un fondo da 200 milioni di euro, di cui una parte a fondo perduto. “Il fondo ad hoc non c’è nel decreto rilancio – ha rimarcato Festucci – poiché le risorse previste sono confluite nel pacchetto generale riservato alla Pmi a cui potranno accedere anche quelle dell’aerospazio e difesa”.
LA QUESTIONE DELLE BANCHE ETICHE
Un altro punto d’attenzione riguardava l’annosa questione delle banche etiche che da sempre (nell’ambito della legge 185 del 1990) inibisce il sostegno degli istituti di credito al settore, elemento essenziale in questa fase di ripartenza. Si tratta della possibilità per una banca di fare investimenti normali (cioè non a fondo perduto) nelle aziende che si occupano di difesa. “Abbiamo lavorato con grande efficacia con la presidenza del Consiglio, e in particolare con l’ammiraglio Carlo Massagli, che ha dato uno straordinario contributo per trovare una soluzione alla problematica attraverso l’accesso ai fondi di Cassa depositi e prestiti e Invitalia proprio a sostegno del settore”, ha notato Festucci.
RISCHI CONCRETI
In definitiva, “il decreto va bene – ha aggiunto – ma ora serve dare rapidità e continuità alle scelte fatte, passando per il lavoro del Parlamento, che potrà ulteriormente migliorare e rafforzare le misure messe in campo”. Serve al Paese, ha detto concludendo Festucci, consapevoli che “se perdiamo l’aerospazio e difesa, perdiamo l’ultimo baluardo della manifattura ad alto livello tecnologico; un settore che ci permette di competere a livello internazionale”.