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Ettore Roesler Franz: d’infinite bellezze e di arcana poesia

“Onorando me intendeste onorare l’arte; e di tale distinzione cordialmente vi ringrazio. Volesse il cielo che io ne fossi degno. Ché se nei miei quadri non sono riuscito a trasfondere l’arcana poesia che emana dalle infinite bellezze di quest’angolo di terra benedetta, ai miei simpatici colleghi e a chi mi segue, tanta invidiata ventura!”

Siamo nel febbraio del 1903 e la voce è quella del grande pittore Ettore Roesler Franz. L’occasione è il conferimento della cittadinanza onoraria di Tivoli da parte dell’Amministrazione Comunale consegnata alla storia attraverso una splendida pergamena miniata da Giuseppe Cellini che riporta tutta l’ammirazione della città dove si stabilì, alla sera della sua vita, per lunghi periodi dell’anno in un’abitazione alle prime luci del novecento. Nel diploma si legge “Ad Ettore Roesler Franz nome illustre dell’arte italiana che nel soggiorno di Tivoli trovò pei suoi capolavori le ispirazioni che Orazio aveva trasfuso nelle sue odi e le bellezze artistiche di questa città immortalò nei suoi acquarelli. Il Consesso Municipale nell’adunanza del VI febbraio MCMIII conferiva con voto unanime la Cittadinanza Tiburtina”

Con il mirabile acquerello “Ponte Lupo presso Tivoli” (oggi situato nell’Ufficio del Sindaco)  omaggiò la stessa Amministrazione Comunale in cortese ricambio dell’onorificenza ricevuta e segno di un legame di grande rispetto reciproco. A 175 anni dalla sua nascita si sente il dovere di ringraziare, al momento solo virtualmente, un immenso artista capace di raccontare per immagini scene di vita semplice con la maestria di renderle eterne come storia e come memoria. Egli infatti continua a stupire e i suoi dipinti sono testimonianze uniche non solo di ciò che è sparito, ma di ciò che grazie alla sua arte si è conservato: molti si sono giustamente soffermati su questa preziosa figura che ha reso alcuni angoli, scorci, dettagli, paesaggi senza tempo. Immediatamente riconoscibile il suo stile rimanda alla vita che scorre con quel continuo fluire di scene che sembrano animarsi da un momento all’altro. Basta rimanere in silenzio per ascoltare il suono dei colori e di passi sul selciato mentre il vento accarezza corsi d’acqua o fili d’erba. Sarebbe bello pensare a qualcosa che avesse proprio gli attuali angoli dipinti quale scenario naturale per un omaggio “dinamico” al pittore della realtà in forma di sogno. Si potrebbe immaginare una “riproduzione” figurata di alcune scene immortalate dal grande artista. Il tutto preceduto da pagine virtuali per anticipare questa tipologia di evento. Una sorta di animazione preparatoria che possa valorizzare quei tratti cittadini meno mutati dal tempo, quasi per difenderli e per renderli ancora “quadri” da ammirare. Ricercare costumi, oggetti, usi dell’epoca per recuperare la memoria che non è altro che la base del futuro. Memorie di un’era che resta. Da Goethe a Liszt in un simposio tra letteratura, musica e pittura e che nomi! Una “grande Cascata” di cultura allo stato puro, luce speciale che dalla romanità di Villa Adriana si espande al Rinascimento di Villa D’Este. Ettore Roesler Franz è la perfetta sintesi di tutte queste suggestioni perché il solo ammirare le sue opere consente di onorare l’arte, per l’infinita bellezza di arcana poesia.



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