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La scuola a settembre sia la risposta disattesa ogni anno

Se la scienza ha un valore, e le parole, di chi in suo nome si esprime oggi, hanno un senso, basta alla fantascienza delirante sulle scuole a settembre. Si cambi per intaccare ciò che di arido c’era prima. E si usi l’occasione per abbattere ritualità superate, a favore dei bambini, degli studenti, della ricerca; basta parlare di mascherine e distanze, si torni innanzitutto agli obiettivi pedagogici, educativi. Certi che ad assolvere a questo compito, si risolveranno anche i problemi correlati a una didattica frontale, che ammassa fisicamente portando a tutti i rischi di un ambiente asfittico.
Si cambi per non morire.



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