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Trump vs Biden. Tutte le ultime schermaglie dal golf al voto per posta

Punture di spillo tra Donald Trump e Joe Biden, nella domenica che precede il Memorial Day, mentre si conferma l’offensiva dei repubblicani contro il voto per posta: sarebbe un modo per truccare le elezioni e, in California, scatta una denuncia contro il governatore. Il presidente torna a prendersela con la Cina, mentre il coronavirus fa, per un giorno, meno di mille morti (ma i dati della domenica sono spesso più bassi degli altri giorni).

SCONTRO A COLPI DI…GOLF

Di Biden, Trump dice che non è in grado di “ricordare neanche che cosa ha fatto ieri. Non è mai stato conosciuto per essere una persona intelligente”. Il candidato democratico alla Casa Bianca replica con uno spot: “Quasi 100.000 persone sono morte e decine di milioni sono senza lavoro … E il presidente trascorre la giornata giocando a golf”. Trump, a sua volta, twitta: “Domenica, ho fatto esercizio … Mica devo sempre stare alla Casa Bianca … Era la prima volta che giocavo … in quasi tre mesi”; e ancora: Barack Obama “giocava sempre a golf, viaggiava sul 746 – (l’AirForceOne, ndr) – per giocare a golf alle Hawaii”.

TRUMP VS CINA

Stando ai dati della Johns Hopkins University, ieri ci sono stati negli Usa 638 morti per coronavirus per un totale di 97.720 decessi e di 1.643.500 contagi. Il che fa dire a Trump che “casi e morti … stanno calando in tutto il Paese”.

In un’intervista televisiva al Sinclair Broadcast Group, il presidente dice d’avere “appena terminato di prendere” l’idrossiclorochina, il farmaco anti-malarico la cui utilità contro il coronavirus non è certa; attacca il suo ex segretario alla Giustizia Jeff Sessions – “Non era mentalmente qualificato” (ma l’aveva scelto lui) – dice che Russia e Cina non vogliono che lui sia presidente e che la Cina “è stata incompetente o non ha voluto fermare l’epidemia”, mentre le misure da lui prese hanno salvato “milioni di vite”.

Anche Robert O’Brien, il consigliere alla Sicurezza nazionale, attacca la Cina in tv, sulla Nbc: dice che il modo in cui Pechino ha “insabbiato il coronavirus passerà alla storia insieme a Chernobyl”, riferendosi a come Mosca cercò di nascondere quando accaduto nella centrale nucleare ucraina. O’Brien conferma pure l’intenzione di riunire i leader del G7 di persona a fine giugno, così da dare un segnale di normalizzazione dopo l’emergenza coronavirus.

IL VOTO PER POSTA

Ma l’ossessione repubblicana in proiezione elettorale è il voto per posta: “I democratici stanno cercando di truccare le elezioni, è chiaro e semplice”, twitta Trump, tornando sull’argomento.

La tesi è che il voto per posta renda più facili le frodi. La preoccupazione non dichiarata è che esso favorisca i democratici, che sono elettori più consapevoli e organizzati. In California, il Comitato nazionale repubblicano fa causa al governatore democratico Gavin Newsom, che sta incoraggiando a votare per posta in novembre, così da evitare file ai seggi e ridurre i rischi di contagio. Diversi altri Stati stanno valutando l’ipotesi di fare votare via posta.



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