New York. È un provino in tutti i sensi la scelta della vice che insieme a Joe Biden cercherà di spodestare Donald Trump dalla Casa Bianca. I colloqui con le possibili candidate per il ticket democratico di Usa 2020 avvengono rigorosamente a porte chiuse a Washington, Wilmington (in Delaware, dove si trova Biden), e nel corso di chiamate protette su Zoom.
Ma la ricerca per l’aspirante vice presidente del candidato in pectore dell’Asinello è ormai una vera audizione che si tiene davanti ad un pubblico di 300 milioni di persone, come spiega il magazine New York in un lungo articolo.
L’ex numero due di Barack Obama è barricato da mesi nella sua residenza a causa del coronavirus, ed è pressoché scomparso dalla scena pubblica fatta eccezione per i reiterati attacchi virtuali all’attuale Comandante in Capo.
Joe non ha mai espresso preferenze sulle candidate indicate nella “short list”, ma i suoi consiglieri, e non solo, non hanno lesinato pareri, soprattutto da quando ha nominato una commissione ad hoc per il processo di selezione il mese scorso. Commissione di cui fanno parte l’ex senatore e lobbista Chris Dodd, la deputata del Delaware Lisa Blunt Rochester, il sindaco di Los Angeles Eric Garcetti, e il capo degli affari governativi di Apple Cynthia Hogan. Vicino a Biden, però, ci sono pure l’ex presidente Obama e membri della sua cerchia ristretta, che stanno stilando una lista di pro e contro delle contendenti.
Ieri, secondo fonti citate da Cbs News, la senatrice del Minnesota Amy Klobuchar, candidata alle ultime primarie dem, è stata invitata da Biden a sottoporsi al ‘vetting‘, l’esame formale per essere presa in considerazione nella corsa alle elezioni del prossimo 3 novembre.
Se Klobuchar darà il suo via libera, vorrà dire che per settimane la sua vita pubblica e privata verrà setacciata dal team dell’ex vice presidente, che esaminerà dichiarazioni fiscali, discorsi pubblici, schede elettorali, rapporti personali e potenziali scandali del suo passato.
Una richiesta a cui le aspiranti numero due solitamente si sottopongono, ma che – sempre secondo fonti di Cbs – ha invece rifiutato la senatrice del New Hampshire Jeanne Shaheen, in corsa alla rielezione per il suo seggio, ma che ha detto no alla possibilità di essere presa in considerazione il ticket dem.
Biden, che ha 77 anni, sarebbe il più anziano eletto alla Casa Bianca, e vorrebbe guidare gli Usa per un solo mandato, quindi la scelta del vice presidente è quanto mai fondamentale, visto che presumibilmente si candiderebbe poi alla Casa Bianca nel 2024.
La moderata Klobuchar potrebbe sostenere Biden nel Midwest, che si prospetta essere il vero campo di battaglia per le elezioni, ma non è l’unica in lizza. L’ex candidata governatrice in Georgia, l’afroamericana Stacey Abrams, è forse l’unica ad essersi candidata apertamente per la posizione, definendosi a più riprese “un’ottima compagna di corsa” per l’ex numero due di Obama.
Diverse persone vicine a Biden, tuttavia, ritengono che la scelta sarà tra Klobuchar, Kamal Harris, ed Elizabeth Warren. La Harris, senatrice moderata della California, figlia di due immigrati e paladina dei diritti civili, potrebbe rivelarsi una scelta calzante, ma è eletta in uno stato fortemente democratico dove non serve aiuto per battere Trump. La collega progressista del Massachusetts, invece, andrebbe a raccogliere i voti della sinistra.
Recentemente ha enfatizzato la necessità di protezione per i lavoratori essenziali durante la pandemia di coronavirus, e di controllare gli stimoli all’economia da parte del Tycoon. Temi che ha discusso ripetutamente con Biden, il quale l’ha consultata a più riprese. Senza contare che Obama più volte ha privatamente dichiarato l’anno scorso di essere rimasto colpito dalla campagna della Warren.
Ma nella scelta c’è da tenere in considerazione anche il parere dei donatori del partito, che valutano – secondo il New York magazine – Harris, Klobuchar, ma anche Abrams, apprezzata soprattutto da una compagine femminile.