Skip to main content

DISPONIBILI GLI ULTIMI NUMERI DELLE NOSTRE RIVISTE.

 

ultima rivista formiche
ultima rivista airpress

Coronavirus, il plasma funziona. Parla il capo della US FDA Hahn

Di Otto Lanzavecchia

“Come il dottor Fauci, sono molto ottimista sul progresso della ricerca fatta finora. Però non possiamo giudicare anzitempo i dati che ci verranno presentati.” Così si esprime Stephen Hahn, capo della FDA statunitense, ossia l’equivalente del nostro Ministero della Salute. L’esperto, che prima di entrare in amministrazione ha lavorato in oncologia, ha parlato di ricerca, plasma e collaborazione tra società farmaceutiche (e Stati).

“Abbiamo trattato quasi 25.000 persone con il plasma [derivato da coloro che hanno sviluppato anticorpi per il Covid-19, ndr] dall’inizio della pandemia, a marzo.” I risultati indicano che il trattamento è sicuro, e dati preliminari suggeriscono che sia efficace, asserisce Hahn, aggiungendo però che, per quanto incoraggianti, si tratta pur sempre di dati preliminari, e vanno perciò presi cum grano salis. Poco dopo, il medico ha dichiarato che “tutti vorrebbero sentire buone notizie […] ma noi non possiamo dare false speranze.”

I buoni risultati, dice Hahn, sono frutto della condivisione di dati fra centri di ricerca; un processo che, per la natura commerciale e competitiva del mercato farmaceutico, difficilmente si sarebbe visto prima della pandemia. Colta la gravità della situazione, la FDA ha rimosso gli ostacoli legali e si è messa ad agire come “ponte” fra tutti gli enti impegnati nella ricerca della cura per il Covid-19, rendendo disponibili dati di prima mano sul progresso delle varie ricerche senza rivelare nulla delle realtà commerciali.

La condivisione dei dati, anche tra Stati Uniti ed Europa, è uno dei risvolti positivi della pandemia. “Più i dati sono rapidi, solidi, e validi, più le nostre decisioni ne risentono positivamente,” ha detto il medico, aggiungendo che “stiamo gareggiando contro il coronavirus, non tra di noi.” Parlando della possibile chiusura dei Paesi europei ai viaggiatori statunitensi, Hahn ha commentato che ne capiva il motivo, che ogni governo deve salvaguardare i propri cittadini, e ha auspicato che il dialogo continuo fra le due realtà porti a una soluzione meno drastica.

Il ritratto dipinto dal medico, insomma, ha tinte cautamente ottimiste. Buone notizie per gli Stati Uniti, ad oggi il Paese più colpito dal virus (con più di 2.3 milioni di casi confermati e almeno 121 mila morti), dove recentemente il numero di contagi ha ripreso a innalzarsi a causa di una combinazione di aumento dei tamponi e allentamento dei lockdown. Hahn ha enfatizzato la necessità di una risposta rigorosamente scientifica, lasciando intendere che, nonostante i progressi, rimanga ancora molta strada da fare.

×

Iscriviti alla newsletter