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La guerra si fa cyber. Ecco il nuovo reggimento del Regno Unito

Un intero reggimento di 250 specialisti, tutto dedicato al dominio cyber, alla difesa delle reti e delle comunicazioni delle Forze armate. È il 13th Signal Regiment del Royal Army del Regno Unito, operativo da pochi giorni e costruito sull’eredità del celebre 1st Special Wireless Group.

IL NUOVO REGGIMENTO

A dare il via al nuovo reggimento è stata un cerimonia senza troppi fronzoli lo scorso primo giugno, ridotta dalla pandemia da Covid-19 e tenutasi presso la base di Blanford, nel sud-est dell’Inghilterra, sede del Royal Signals, il corpo per le “trasmissioni” dell’Esercito di Sua maestà sorto nel 1870. Il nuovo 13th Signal Regiment è inserito all’interno della prima Signal Brigade, a sua volta al comando della sesta Divisione del Royal Army, responsabile di tutte le operazioni nell’information warfare a sostegno di ogni Forza armata, a partire dalla protezione delle linee di comunicazione.

LA MODERNIZZAZIONE DELL’ESERCITO

Lo sforzo si inserisce a pieno nel “Army 2020 Refine”, un processo di modernizzazione delle forze terrestri avviato diversi anni fa. In prospettiva, spiega il dicastero della Difesa, dal nuovo reggimento nascerà il “Cyber information security operations centre” dello Us Army, chiamato a riunire varie competenze informatiche delle Forze armate. Alla base, c’è la convinzione che il dominio cyber sia ormai a pieno titolo coinvolto nelle varie forme di confronto, militare e non. “Gli attacchi informatici – ha detto il segretario alla Difesa Ben Wallace lanciando il nuovo reggimento – sono micidiali quanto quelli affrontati sui cambi di battaglia fisici; quindi, dobbiamo essere pronti a difenderci da tutti coloro che potrebbero colpirci e il 13th Signal Regiment è un’aggiunta vitale a tale difesa”.

UNA “DIGITAL ARMOUR” PER LA DIFESA

Non a caso, l’Esercito britannico a già ridefinito il reggimento come “digital armour”, cioè armatura digitale. L’approccio sembra essere totalmente difensivo, volto ad alzare il livello di sicurezza di sistemi e comunicazioni, in Patria come all’estero. Sulla scia del dibattito in corso (ad esempio alla Nato), anche nel Regno Unito già si pensa comunque a sviluppare sistemi d’offesa nel classico solco della deterrenza. Nel 13th Signal Regiment confluiranno rapidamente 250 “specialisti in possesso di competenze tecniche di alto livello”. Arriveranno esperti da 15 differenti reparti dell’Esercito, a cui si aggiungeranno specialisti di Marina e Aeronautica. Opereranno divisi in diversi “Cyber Protection Teams”.

I REGGIMENTI PER I SEGNALI RADIO

Si punta ad “abbinare tecnologia all’avanguardia e soldati cyber-fit per competere e vincere nell’era dell’informazione”, ha spiegato il generale Mark Carleton-Smith, capo di Stato maggiore della Difesa britannica, ripercorrendo la storia dei reparti di alta tecnologia delle Forze armate di Sua maestà. Durante la Seconda guerra mondiale operava il 1st Special Wireless Group che “aiutò a sviluppare l’uso della tecnologia senza wireless e le radio ad alta frequenza senza cavo”, ha detto il generale. Rinominato 13th (Radio) Signal Regiment nel 1959 di stanza a Berlino, chiuse i battenti nel 1994, quando la fine del confronto bipolare non rese più necessario il suo impiego in Germania. Ora, l’eredità passa nel nuovo Signal Regiment.

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