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#FestaArma2020. I Carabinieri al servizio del Paese da 206 anni

“Nei secoli fedele”. E sono più di due, i secoli, per l’Arma dei Carabinieri, che oggi festeggia i 206 anni dalla fondazione, tutti all’insegna del servizio allo Stato. Il tono minore dei festeggiamento di quest’anno imposto dalla pandemia da Covid-19 non è riuscito a oscurare l’affetto riservato alla Benemerita, che ha inondato i social al ritmo di #FestaArma2020.

LE CERIMONIE

In mattinata, il ministro della Difesa Lorenzo Guerini, accompagnato dal capo di Stato maggiore della Difesa Enzo Vecciarelli e dal comandante generale Giovanni Nistri, ha deposto una corona al sacrario dei Caduti al Museo storico dell’Arma, a Roma. Già prima era arrivato il messaggio del capo dello Stato Sergio Mattarella: “Nel contesto reso più difficile e insidioso dalla pandemia, l’Arma dei Carabinieri ha proseguito la sua opera nella lotta alla criminalità comune e organizzata, al terrorismo e all’eversione per la tutela della legalità, dei diritti dei cittadini, nel mantenimento della sicurezza e a difesa di fondamentali interessi pubblici costituzionalmente garantiti in settori come quelli della salvaguardia ambientale, delle risorse forestali, agroalimentari e dei beni culturali”.

IL MESSAGGIO DI MATTARELLA…

Un pensiero speciale, con “gratitudine”, è arrivato dal presidente Mattarella per “i militari impiegati fuori dai nostri confini, per la sempre riconosciuta e apprezzata competenza, affidabilità, ammirevole abnegazione e umanità nel lavoro svolto nelle missioni internazionali di sostegno alla pace in un quadro complessivo di promozione della stabilità”. Il capo dello Stato ha dunque rivolto “un deferente omaggio alla Bandiera di guerra dell’Arma, simbolo del valore espresso da generazioni e testimone dell’immutato impegno dei Carabinieri, vivificato di atti di eroismo e di innumerevoli, piccole e grandi meritorie azioni quotidiane”.

… E DI GUERINI

Gratitudine alle donne e agli uomini dei Carabinieri è arrivata a nome del governo (e di tutti gli italiani) anche dal ministro Lorenzo Guerini, “per la straordinaria prova di competenza, l’eccezionale spirito di servizio, l’impareggiabile umanità che state dimostrando anche in questo momento di così grande difficoltà per l’Italia e il mondo intero”. Un “sentito cordoglio” per le famiglie dei dieci Carabinieri scomparsi a causa di Covid-19, da aggiungere “ai 1.385 servitori dello Stato caduti nell’adempimento del dovere fin dalla nascita della nostra Repubblica”. Sono “un esempio luminoso di abnegazione e spirito di sacrificio, da ricordare, raccontare, tramandare ai nostri figli che vivono il presente e costruiranno il futuro del Paese”, ha aggiunto Guerini. Un impegno evidente nei mesi dell’emergenza pandemica. “Ancora una volta – ha detto il ministro rivolgendosi ai Carabinieri – è emersa la vostra innata capacità di essere, con garbo e discrezione, sempre vicini ai cittadini, che sanno di poter trovare in ciascuno di voi un riferimento sicuro, una mano tesa nelle difficoltà”.

GLI AUGURI DELLA POLITICA

Un impegno capace di unire la politica, unanime nel festeggiare l’Arma per i suoi 206 anni. “Una storia di oltre due secoli fatta di coraggio, dedizione, sacrificio, di grandi successi e soddisfazioni che hanno contributo e contribuiscono quotidianamente alla difesa dell’Italia e alla sicurezza di tutti i cittadini”, ha scritto Angelo Tofalo, sottosegretario alla Difesa. “Gratitudine e onore ai Carabinieri”, ha aggiunto il presidente del Copasir Raffaele Volpi, perché “da oltre 200 anni difendono la nostra sicurezza, la democrazia, la pace e la legalità sia nel nostro Paese che fuori i confini nazionali”. Siete “un alto esempio di dedizione morale allo Stato, l’Italia vi è grata”, ha detto Laura Garavini, presidente della Commissione Difesa del Senato, con parole simili dal collega della Camera Gianluca Rizzo.

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