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Innovazione spaziale. La giornata dell’Asi con Manfredi, Saccoccia e Cristoforetti

Una community spaziale per favorire l’innovazione e contribuire alla ripartenza del Paese dopo l’emergenza da Covid-19. È questo l’obiettivo dell’iniziativa lanciata oggi dall’Agenzia spaziale italiana (Asi), organizzatore della Giornata della ricerca accademica spaziale, un grande evento che ha riunito virtualmente università, centri di ricerca, istituzioni e aziende impegnate nel settore.

IL FUTURO PASSA DALLO SPAZIO

“Abbiamo bisogno di strategie che mettano a sistema ricerca pubblica e privata, sia industriale che universitaria”, ha spiegato il ministro dell’Università e della ricerca Gaetano Manfredi. Si punta dunque a “valorizzare le idee per mantenere alto il livello di innovazione e seguire le esigenze del mercato: così si trasforma un’idea in progetto concreto”, ha aggiunto il ministro, ricordando l’importanza di “dare accesso ai giovani” nel mondo della ricerca, perché da loro arrivalo “le idee e l’innovazione”. Di più, ha notato Manfredi, “la pandemia è stata un’occasione per riflettere sul futuro; e il futuro è nella ricerca e soprattutto nella sua velocità”. Non mancano certo le difficoltà. “Per stare al passo con le rinnovate dinamiche di sviluppo – ha rimarcato – concorrono visioni globali, sistematiche e integrate, come finora ha fatto l’Asi, affermandosi a livello internazionale”.

IL RUOLO DELL’ASI

Una giornata “importante” per l’Agenzia spaziale italiana. “Con questa iniziativa – ha detto il presidente Giorgio Saccoccia – puntiamo a fare da catalizzatore delle diverse attività della ricerca spaziale favorendo un utilizzo sinergico delle diverse competenze del mondo accademico e degli enti di ricerca”. D’altra parte, “lo Spazio è sinonimo di innovazione e ricerca”, un settore sui cui “è importante investire”. Ma da dove partire? “Dalle idee originali, soprattutto dei giovani – ha notato Saccoccia – per trasferirle al mondo dell’industria e fare avanzare il nostro Paese sia tecnologicamente che economicamente”. È per questo che l’Asi ha lanciato sul suo sito web il “portale della ricerca spaziale”. Ospiterà le iniziative di università ed enti di ricerca. “La sfida – ha spiegato il presidente – è stimolare e investire nel capitale umano: quello che serve a creare il futuro dello Spazio a beneficio di tutti”.

TRA RICERCA…

Parola d’ordine “sinergia” dunque, tra accademia e industria, tra pubblico e privato, con l’Asi a candidarsi al ruolo di “catalizzatore”. Non sarà facile. “Il nostro sistema di ricerca ha una serie di difficoltà che non ci nascondiamo”, ha ammesso l’astronauta dell’Esa Samantha Cristoforetti, oggi in veste di membro del Consiglio tecnico-scientifico dell’Asi. Eppure, ha aggiunto, “lo Spazio ha la capacità di ispirare, di mobilitare sogni e spirito, e può essere un catalizzatore per intercettare la voglia di rilancio che c’è nel nostro Paese”.

…E INDUSTRIA

Una voglia che coinvolge il settore industriale. Nella Space economy nazionale, ha notato l’ad di Thales Alenia Space Italia Massimo Comparini (oggi in rappresentanza delle associazioni Aiad, Aipas e Asas, “è molto importante l’ecosistema della cooperazione pubblico-privato”. Anche in Italia, ha aggiunto, “si sta avendo anche qualche best practices”. Il riferimento è al Piano stralcio space economy, che “tutti quanti vorremmo forse più rapido nell’esecuzione”, ma già all’avanguardia per “la visione nazionale” che coinvolge pubblico e privato, i territori e tutta la filiera, “dalla grande impresa fino alle Pmi e alle startup”.

UN COMMUNITY SPAZIALE

Sono tutti inviati nella nuova community targata Asi. “L’Agenzia – spiega una nota – da oggi si pone come centro unico di aggregazione, un forum da cui avviare una grande collaborazione con tutti gli attori del settore spaziale e per essere catalizzatore anche delle idee e dei progetti provenienti anche dagli studenti universitari”. La pagina sul sito Internet sarà una “vetrina permanente per università ed enti di ricerca che potranno farsi conoscere attraverso dei video-pitch”. A tenere a battesimo l’iniziativa c’erano inoltre, tra gli altri il presidente Conferenza dei rettori Ferruccio Resta, il vice presidente European Research Council Fabio Zwirner e la presidente del Cluster tecnologico nazionale aerospazio Cristina Leone.

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