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Dopo la pandemia la Polonia torna al voto. Le sfide per Usa e Ue

È arrivato il giorno del voto in Polonia. Domenica 28 giugno ci sarà il primo turno delle elezioni presidenziali, che erano state rinviate il mese scorso per l’emergenza sanitaria del coronavirus.

Secondo gli ultimi sondaggi, è leggermente favorito il presidente uscente Andrzej Duda, candidato indipendente ma legato al partito di destra Diritto e Giustizia (PiS), che guida il Parlamento dall’anno 2015. Tuttavia, è molto probabile che non avrà i numeri sufficienti e dovrà andare al ballottaggio l’avversario principale, Rafał Trzaskowski, candidato del partito di centrodestra Piattaforma Civica (Po). Per vincere, il candidato dovrebbe avere più del 50% dei voti; in caso contrario, il secondo turno si svolgerà il 12 luglio.

Il presidente Duda sembra avere perso consenso nelle ultime settimane a causa della crisi economica provocata dalla pandemia da coronavirus. Martedì il Parlamento polacco ha approvato una legge elettorale che prevede il voto misto, sia via posta, sia in maniera convenzionale, per ridurre i rischi di nuovi contagi.

Tuttavia, Duda non ha dubitato di “abbandonare” gli ultimi giorni della campagna elettorale per recarsi a Washington ed incontrare il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump.

Il vicepremier della Polonia, Jadwiga Emilewicz, ha spiegato a Euronews che il Paese gioca su diversi fronti: “Gli Stati Uniti sono un socio strategico non solo per la Polonia ma anche per l’Europa e questo è qualcosa che abbiamo difeso molto negli ultimi quattro anni. Quando sono stata viceministro e primo ministro, è stato un argomento di dibattito con i commissari, che dovevamo avvicinarci al popolo degli Usa definitivamente, noi come europei”.

La ricerca di un rafforzamento dei rapporti tra la Polonia e gli Stati Uniti arriva dopo anni di tensione con l’Unione europea, per temi che riguardano la riforma giudiziaria e l’indipendenza dei media. Così l’esecutivo polacco ha preferito avvicinarsi prima a Washington che a Bruxelles, sperando di avere un tornaconto sui voti.

“L’idea dell’Unione europea è certamente la più recente, non risale a tanto tempo fa – spiega l’esperto Tomasz Płudowski a Euronews -. Per questo ci sono molte persone, inclusi conservatori, che aderiscono ai valori europei ma non necessariamente approvano come funzione l’Unione europea in questo momento. Sentono che l’Ue sostiene temi che loro vedono come di ‘sinistra’, per esempio il tema della comunità Lgbt o di genere”.

Per l’opposizione, invece, il viaggio di Duda negli Usa è stato soltanto una manovra di propaganda. L’ex ministro degli Esteri, Dariusz Rosati, ricorda che è necessario “mantenere buoni rapporti sia con l’Unione europea che con gli Stati Uniti. La nostra sicurezza si regge su due pilastri: la Nato e l’Unione europea. E questo governo si è impegnato in una politica di un solo lato, che è molto pericoloso. Se vuoi restare in equilibrio non puoi reggerti su una sola gamba”.

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