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Rilancio Italia: Piano Impresa 4.0 Plus e il ruolo del Fondo Nazionale Innovazione

Si sono da poco conclusi gli Stati Generali dell’Economia promossi dal premier Giuseppe Conte e dal Governo. Molti gli incontri fatti con le parti sociali con un unico obiettivo: far ripartire l’Italia e avviare un processo di riforme strutturali a sostegno delle imprese e delle infrastrutture.

Importanti in tal senso le linee guida indicate dal Ministero dello Sviluppo Economico con il Ministro Stefano Patuanelli, il quale punta l’attenzione sul pacchetto di iniziative e progettualità che costituirà Impresa 4.0 Plus con un importante focus sulle tecnologie di frontiera: intelligenza artificiale applicata all’impresa, blockchain, internet delle cose. E altrettanta attenzione ad interventi verticali sulle filiere: automotive, acciaio ed edilizia in primis. In ambito energetico, invece, focus per investire sulle nuove tecnologie abilitanti che rappresentano il futuro del settore a livello comunitario e mondiale.

In parallelo si muove il Fondo Nazionale Innovazione con Cassa Depositi e Prestiti e il MISE con le linee guida per il piano industriale 2020-2022 di Cdp Venture Capital, chiamato ‘Dall’Italia per innovare l’Italia’, approvato dal cda della sgr che può contare su una dotazione di fondi di circa un miliardo di euro, di cui 800 milioni già sottoscritti: obiettivo arrivare al 2020 con investimenti in oltre mille start up. Sono quattro i fondi già attivi: due per start up e pmi innovative, di cui uno specifico per il Mezzogiorno; un terzo investe in fondi di venture capital; il quarto a favore di acceleratori di impresa e di start up ad alto contenuto tecnologico e in settore ad alto potenziale di crescita.

Nonostante la crisi e relativa battuta d’arresto, le risorse messe in campo promettono di dare un nuovo impulso alla ripresa del Paese, in particolare nel Mezzogiorno, ricco di talenti e progettualità, ma in particolare difficoltà per via del mancato accesso al credito legato ad investimenti in ricerca e sviluppo.

In tutto questo, a gran voce arriva l’appello dell’ANGI – Associazione Nazionale Giovani innovatori, che ho l’onore di presiedere, la quale ponendo al centro dell’agenda politica il mondo giovani e innovazione, punta alla realizzazione di un Recovery Plan Nazionale che, legato alle misure prese dall’Europa, ponga massima priorità alla realizzazione di un piano di riforme all’insegna del digitale.

Priorità legate a destinare risorse a sostegno delle imprese e delle startup, della digitalizzazione e dell’economia verde, dell’innovazione didattica e della ricerca scientifica e tecnologica, contrastando la povertà educativa delle giovani generazioni per un nuovo livello di alfabetizzazione, investendo per la riduzione del divario digitale tutto italiano.

ANGI, prima organizzazione nazionale interamente dedicata al mondo dell’innovazione in ognuna delle sue forme, con il suo appello rivolto al Premier Giuseppe Conte, ai dicasteri presieduti dal ministro Patuanelli, dalla ministra Paola Pisano, dal ministro Gualtieri e dalla ministra Azzolina, sottolinea infine la priorità per investire nell’innovazione e nelle imprese come punti di riferimenti del tessuto economico italiano e portare avanti un processo di sburocratizzazione e semplificazione per la pubblica amministrazione.

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