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La caserma di Piacenza, l’Arma dei Carabinieri e un severo esame (non solo di coscienza). L’opinione di Giuliani

Risparmiamoci la retorica della fiducia nell’Arma. È talmente ovvia, sentita e scontata, da essere persino offensivo ribadirla, nei confronti di ogni singolo carabiniere.

Proprio da questo gigantesco tradimento di fiducia, però, si deve partire. Per pretendere – ribadisco, pretendere – massima chiarezza lungo tutta la catena di comando.

I fatti della caserma Levante di Piacenza non possono fermarsi alle sia pur ributtanti responsabilità penali individuali, che spetterà alla magistratura definire. A noi cittadini, in virtù di quell’essenziale rapporto di fiducia e stima, si deve un severissimo esame, non solo di coscienza.

Quanti superiori, per quanti anni, non sono stati capaci di vedere e valutare, se non peggio. Fino a che livello. Le domande sono queste, laceranti e impensabili, ma vanno poste.

Caso Cucchi, misteri della tragedia di Roma, caserma Levante. Finiamola qui.



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