“Una bella minestrina è di destra. Il minestrone è sempre di sinistra”. Quando parliamo di destra e sinistra, viene subito in mente la canzone di Giorgio Gaber. Già nel lontano 1994, anno di pubblicazione della canzone, gli eventi storici avevano portato alla crisi delle ideologie e, ai più, sfuggiva la vera differenza tra i due schieramenti.
Ci colpisce oggi, perché non ci siamo più abituati, la netta e orgogliosa rivendicazione della propria identità di esponente della sinistra da parte del sindaco di Vienna Michael Ludwig, che abbiamo intervistato per il mensile di Telos A&S PRIMOPIANOSCALAc per la serie “interviste con i sindaci”. “Sono orgoglioso di ricordare che stiamo celebrando i ‘100 anni della Vienna Rossa’. Da cento anni, i cittadini di Vienna eleggono sindaci socialdemocratici. Nel secolo scorso, gli anni bui dell’Austrofascismo e del Governo Nazionalsocialista, sono state le uniche eccezioni. Il pensiero socialdemocratico ha forgiato l’identità di questa città sul Danubio in maniera determinante, e l’ha resa la Città più vivibile del mondo”. Leggi l’intervista.
L’affermazione di Ludwig ci porta a confrontarci con la nostra interpretazione del significato della parola “sinistra” e la sua conseguente declinazione in termini di governo di una città. E subito ci ritroviamo a chiederci: che cosa fa esattamente un sindaco di sinistra che rivendica di esserlo? La prima risposta è: tiene bassi gli affitti. Il sindaco sottolinea, infatti, che il 60% dei cittadini vive in case popolari o in appartamenti a canone agevolato, tanto che la stampa internazionale ha definito “il paradiso degli affittuari” l’aristocratica Vienna della musica classica e dei caffè.
E cos’altro fa un fiero esponente della sinistra nel XXI secolo? Non privatizza i servizi pubblici, si impegna per la diffusione della Rete nelle scuole e tra gli anziani, investe sul trasporto pubblico. Da quanto emerge dalle classifiche internazionali sulla vivibilità delle città, questi sforzi sono stati premiati. Vienna si conferma in cima alla lista dei centri urbani virtuosi del settimanale ‘The Economist’, dello studio ‘Mercer Quality of Living’ e della società di consulenza Roland Berger.
Sono medaglie sul petto del sindaco che confermano la validità del suo operato. Ma, al di là dell’ideologia, mi sembra interessante il fatto che nell’intervista emerga una linea politica espressa con chiarezza. Un pensiero libero dai noiosi, inutili e dannosi cerchiobottismi odierni. O sei di destra o sei di sinistra. Il miscuglio tra le due linee politiche non funziona, né nella minestrina né nel minestrone.