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Putin si ispira al Messico. Come funziona la strategia di copertura petrolifera

putin

Il presidente russo, Vladimir Putin, è in difficoltà. I conti della Russia non tornano, non solo per la pandemia, ma soprattutto per il crollo del prezzo del petrolio. E cosa fare? Secondo un articolo di Bloomberg, lo zar del Cremlino sta seriamente pensando alla strategia adottata, da tempo, dal Messico.

Il sito specializzato in informazione finanziaria riferisce la notizia diffusa dall’agenzia statale russa Interfax: “Con la proposta considerata dalla Russia, il governo userebbe denaro del proprio fondo di ricchezza per acquistare opzioni di vendita”. Putin avrebbe ordinato al suo team di considerare di coprire le enormi entrate di esportazione di gas e petrolio della Russia per proteggere il Paese dalla caduta del prezzo del greggio.

“Il ministero delle Finanze ha già un sistema per proteggere il bilancio contro le fluttuazioni del prezzo del petrolio – prosegue Bloomberg -, usando entrate quando il greggio si quota sopra i 40 dollari per comprare monete straniere per il fondo nazionale di ricchezza”.

Ma l’idea non è originale. “Il Messico ha usato un sistema simile durante le ultime due decadi attraverso le opzioni di vendita che il governo acquista da un piccolo gruppo di banche di investimento e compagnie petrolifere – si legge su Bloomberg -. Il Paese deposita tutti i guadagni quando il petrolio recupera, ma gode della sicurezza di una base minima”.

La copertura petrolifera messicana è costata al governo circa 1 miliardo di dollari all’anno, ma ha portato vantaggi inaspettati per i messicani negli ultimi 20 anni. In questo convulso 2020, per esempio, il Messico potrebbe guadagnare 6 miliardi di dollari con questa strategia. Tuttavia, la mossa di copertura non è stata considerata da altri Paesi. Fino ad ora, che la Russia è davvero in difficoltà in ambito economico e finanziario. I conti russi hanno sofferto con la crisi sanitaria globale per il Covid-19, la caduta del prezzo del petrolio e lo scontro con l’Arabia Saudita. Il deficit del bilancio potrebbe essere coperto con prestiti aggiuntivi, per evitare di “bruciare” le riserve in moneta straniera che potrebbero servire per un futuro.

La decisione però ancora non è ufficiale. Funzionari del governo russo devono preparare un piano dettagliato entro la fine del mese. Bloomberg ha cercato dichiarazioni del portavoce del Cremlino, del ministero delle Finanze e dell’Energia, ma non ha avuto risposta.

Questa non è la prima volta, secondo Bloomberg, che la Russia sonda quest’opzione. Nel 2009 Mosca aveva avviato conversazioni con Goldman Sachs e Morgan Stanley per un accordo simile, ma non si è concretizzata la possibilità di farlo. Ora invece il tempo e la crisi premono…


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