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Tempest e investimenti per la Difesa. Il punto di Tofalo sulla ripartenza

Il ministro Lorenzo Guerini, a conferma dell’importanza centrale che l’Italia attribuisce al progetto Tempest, ne ha sancito l’adesione attraverso la sottoscrizione della dichiarazione di intenti realizzatasi nel settembre 2019.  Tale impegno, che ha costituito tra l’altro uno dei primi atti del mandato del ministro della Difesa, riflette chiaramente l’impegno politico del dicastero nel perseguire lo sviluppo capacitivo delle Forze armate italiane, attraverso lo sviluppo di un sistema tecnologicamente avanzato e competitivo con l’obiettivo altrettanto importante di massimizzare anche la ricaduta di tale progetto sulla base industriale nazionale ed europea. In sintesi, si tratta di perseguire un progetto virtuoso e fortemente innovativo, che consenta alle nostre Forze armate e alle nostre filiere produttive di settore di effettuare un salto di qualità significativo. Ciò per consentire alle nostre realtà operative di operare in maniera efficace nei domini futuri e a quelle industriali di proiettarsi ai vertici del settore aerospaziale mondiale.

Ciò doverosamente premesso, lo scenario securitario globale moderno e le previsioni di cambiamenti geo-strategici nel contesto internazionale, impongono alle Nazioni una delicata riflessione sul necessario ammodernamento delle capacità dello strumento militare. E questo vale ancor più anche per l’Italia, che rappresenta ancora un riferimento solido di stabilità e sviluppo in Europa e nel bacino del Mediterraneo, ove il nostro Paese continua a contribuire alla realizzazione della sicurezza internazionale, condividendo con i partner dell’Alleanza ed europei i principi comunitari della difesa collettiva. In tale ottica, l’Italia ha aderito all’iniziativa Tempest, con l’intento di rendere lo strumento aereo nazionale coerente alle necessità del settore nei decenni a partire dal 2035.

Ma il progetto Tempest non si limita solamente al tradizionale processo di ammodernamento della Difesa: è il risultato di una dialettica inclusiva che propone di inquadrare ed inseguire legittimamente l’interesse nazionale attraverso la convergenza di interessi comuni in ambito europeo. Tempest è un’opportunità concreta per innescare processi virtuosi che si articolano su più dimensioni, penetrando la sfera economica, industriale e politica in un contesto multinazionale. La partnership nel programma produrrà benefici al sistema-Paese in termini di ritorni occupazionali di personale altamente specializzato, nonché di coinvolgimento di centri di ricerca, Università e piccole medie imprese su tutto il territorio nazionale.

Gli investimenti nel settore della Difesa assumono un ruolo propulsivo per la competitività e la crescita complessiva dell’economia nazionale, e fungono da volano economico per affrontare la sfida tecnologica nel settore Combat Air dove, l’innalzamento globale della competizione, ha determinato un livello di ambizione troppo elevato da fronteggiare autonomamente da ogni singola nazione europea.L’Italia è orgogliosa di far parte di questa europea. L’iniziativa in collaborazione con UK e Svezia, che permetterà di consolidare le competenze di altissimo valore maturate dall’industria aerospaziale della difesa nazionale negli ultimi 40 anni e, al contempo, di accrescere le opportunità industriali per i nostri Paesi in un settore così strategico.


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