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Una vacanza in monopattino, di un governo Ponte

Twitta il ministro Franceschini che è comunque il migliore di un pessimo governo “Superato oggi il mezzo milione di bonus vacanze, già chiesti e ottenuti. Esattamente 500.020, di cui 26.720 già spesi in un hotel, un campeggio, un B&B. Un aiuto concreto a cittadini e imprese turistiche”.
Non ne sono convinta, non mi entusiasma. Si è finito per sostenere chi già era intenzionato a partire o si è smosso chi ci aveva rinunciato? Avrei spinto sul collegare le zone più lontane, sicure ma fuori dai tragitti tradizionali. Avrei evitato di far sentire isolate le aree senza serie infrastrutture. Sorretto i costi degli spostamenti più che degli alloggi.
Cosa succederà quando nei bilanci di come sono stati spesi i bonus ci accorgeremo. Piangeremo per la disperazione di chi non ne è stato minimamente toccato. A causa di inefficienze strutturali a cui il bonus non pensa ma contribuisce a sottragli risorse e quindi risposte future.
Ma ovviamente i trasporti, sono in un ministero diverso da quello della cultura e del turismo. Tra incompetenza e materie di competenza e pertinenza ci stiamo giocando il futuro.
Intanto si parte principalmente con le macchine. Il paradosso italiano. Proprio mentre il governo finanzia monopattini.
Si attraversano ponti del cui stato dell’arte non ci è dato sapere fino a prossime tragedie.
È giusto temere non solo che i Benetton non siano stati scrupolosi nelle loro funzioni, pensando a Genova in questa settimana di decisioni, ma che ciò possa accadere ancora, con o senza di loro, per chi verrà. Qual è la macchina che ha consentito di bypassare la manutenzione scrupolosa, gli investimenti, la sicurezza? È cambiata ora? Come?
E c’è il ponte di Aulla a cui dare risposte che siano di indirizzo per il futuro- perché quanti sottopassaggi, tutti esteticamente orribili, in condizioni simili, a quelle che hanno portato alla caduta, abbiamo come incognita: servirebbe più etica ed estetica nella progettazione e manutenzione) – dalla tragedia ci salvò il lockdown.
Nuovi paradossi non sembrano mancare neanche in questa nuova estate italiana.



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