Taiwan teme di fare la fine di Hong Kong, l’ex colonia britannica su cui il governo cinese ha imposto alcune settimane fa la nuova legge sulla sicurezza nazionale vista dagli attivisti pro democrazia come la fine dell’autonomia. Così sta cercando di rafforzare il suo rapporto con i vicini ma anche e soprattutto con gli Stati Uniti. A partire, come raccontato a più riprese su Formiche.net, dall’industria tecnologia legata al 5G passando per le questioni sanitarie.
E nelle ultime ore è stato reso noto che il segretario della Salute degli Stati Uniti, Alex Azar, visiterà Taiwan “nei prossimi giorni”. Sarà il primo funzionario di gabinetto dell’amministrazione presieduta da Donald Trump a visitare Taipei. Si tratta della prima visita di un segretario alla Salute statunitense a Taiwan, della visita ufficiale di più alto livello da parte di un funzionario statunitense a Taiwan dal 1979.
L’AGENDA DI AZAR
“Non vedo l’ora di veicolare il sostegno del presidente Trump alla leadership sanitaria globale di Taiwan, ed evidenziale il nostro comune convincimento che le società libere e democratiche costituiscono il miglior modello per tutelare e promuovere la salute”, ha dichiarato Azar in una nota. Per il segretario il viaggio rappresenta “un’opportunità per rafforzare la nostra cooperazione con Taiwan nel campo dell’economia e della salute, specie nel contesto degli sforzi profusi dagli Stati Uniti per rafforzare e differenziare le nostre fonti di approvvigionamento di prodotti medici fondamentali”.
Will visit #Taiwan in the coming days to convey @POTUS’s support for their global health leadership and to underscore our shared belief that free and democratic societies are the best model for protecting and promoting health.
— Secretary Alex Azar (@SecAzar) August 5, 2020
Basta spulciare il curriculum di Azar per comprendere quanto sia attuale la sua visita a Taiwan, Paese che è riuscito a contenere il coronavirus grazie alla pianificazione e al ricorso alla tecnologia. Nel corso della prima amministrazione guidata da George W. Bush, Azar fu General Counsel (esperto legale) dello dipartimento della Salute e, come ricordato dall’allora segretario Tommy Thompson a UsaToday, svolse un importante ruolo nella risposta alle sfide per la salute pubblica conseguenti agli attentati dell’11 settembre, così come nei successivi attacchi all’antrace, assicurandosi che ci fosse un vaccino pronto per il vaiolo e gestendo i focolai di Sars e influenza.
LA SFIDA MILITARE
La dura reazione cinese è facilmente prevedibile (la prima reazione da Pechino è stata l’accusa a Washington di voler “minare la pace”). Anche alla luce del fatto che pochi giorni fa il segretario di Stato statunitense, Mike Pompeo, aveva sfidato apertamente le rivendicazioni territoriali cinesi in quella regione alla fine del mese scorso, definendole “illegali”, e sottolineando la necessità di garantire la libertà di navigazione nella regione in cui, sfruttando la pandemia di coronavirus, Pechino ha intensificato il proprio attivismo militare.
Agenzia Nova sottolinea il progressivo mutamento della politica degli Stati Uniti nei confronti di Taiwan, improntata a un sostegno sempre più diretto ed esplicito in risposta alla strategia di “accerchiamento” militare e diplomatico dell’Isola da parte di Pechino. Nei mesi scorsi gli Stati Uniti hanno approvato una serie di forniture militari di alto profilo a Taipei, ignorando le rimostranze di Pechino, che proprio oggi ha annunciato l’intenzione di sanzionare per tale ragione il colosso statunitense della difesa Lockheed Martin. Lo scorso 3 luglio il governo di Taiwan ha annunciato la riapertura del suo consolato di fatto a Guam, un’isola del Pacifico che costituisce un nodo strategico per la proiezione regionale dei bombardieri strategici statunitensi. La decisione giunge in risposta al progressivo isolamento diplomatico di Taiwan da parte della Cina, che negli ultimi anni ha ridotto ad appena 16 i Paesi del globo che riconoscono ufficialmente Taipei come Stato indipendente. Lo scorso anno, in particolare, Pechino ha sottratto a Taiwan due alleati nel Pacifico, Kiribati e le Isole Salomone.