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Convention repubblicana, si parte. Il punto di Giampiero Gramaglia

Donald Trump parlerà tutti i giorni; e ogni giorno ci sarà ogni almeno un altro Trump: meno virtuale della democratica, la convention repubblicana, che si apre oggi a Charlotte in North Carolina, fa tutta perno sul presidente candidato.

Dietro la regia, ci sono due producer di The Apprentice, il reality che fece di Trump una star tv (“una presidenza da reality”, “inetta e pericolosa”, ha detto Barack Obama, la settimana scorsa, intervenendo alla convention democratica).

Rompendo il protocollo secondo cui il candidato fa una apparizione mondana a inizio kermesse, intervenendo solo alla conclusione per il discorso di accettazione della nomination, Trump parlerà sempre. Oggi sarà a Charlotte, insieme al suo vice Mike Pence, per salutare i delegati protagonisti del ‘roll call’, cioè della chiamata Stato per Stato per attribuire la nomination.

Per volere del presidente, la convention repubblicana, che si chiuderà giovedì, durerà ogni giorno due ore e mezzo, mezz’ora in più della democratica: inizio alle 20.30, fine alle 23.00 (in Italia, rispettivamente, le 02.30 e le 05.00). Trump interverrà intorno alle 22.00, le quattro del mattino.

I due producer sono Sadoux Kim, a lungo vice di Mark Burnett, il creatore di The Apprentice, e Chuck LaBella, che si occupava della scelta dei talenti dello spettacolo. Entrambi hanno lavorato anche per il concorso di Miss Universo quando era di proprietà del magnate, il primo anche come giudice delle concorrenti. I due sono consulenti del team organizzatore e – scrive il New York Times, fornendo tutti questi dettagli – sono già stati retribuiti dal partito repubblicano rispettivamente 54 mila e 81 mila dollari.

CORONAVIRUS: OK USO EMERGENZA PLASMA

Ieri sera, Trump ha fatto una prima comunicazione ‘stile convention’, annunciando che la Fda, Food and Drug Administration, l’Agenzia del Farmaco Usa, ha concesso l’autorizzazione all’uso d’emergenza del plasma di soggetti convalescenti nel trattamento anti-coronavirus. Il presidente, che ha convocato una conferenza stampa alla Casa Bianca, ha detto: “È un annuncio storico”, si tratta di una “terapia potente”, “Invitiamo tutti i guariti a donare il plasma per consentire di usarlo nelle cure”.

Trump ha assicurato che la decisione “non ha nulla a che fare con la politica”, anche se molti media riferiscono di pressioni sull’Agenzia del Farmaco per accelerare l’autorizzazione. Erano pure presenti il ministro delle Sanità Alex Azar e il capo della FDA Stephen Hahn, cui è stato chiesto se la terapia è efficace: è “potenzialmente promettente”, ha risposto, precisando che si tratta d’espandere trattamenti già somministrati a oltre 70 mila pazienti e che hanno dato risultati positivi su una parte di essi. Hahn ha poi ricordato che il plasma non può essere prodotto in numero di dosi illimitato, come una medicina o un vaccino: la sua disponibilità è funzione delle donazioni.

Trump s’è dunque giocato l’annuncio di quella che definisce “grande svolta terapeutica” anti-virus per tentare di sottrarsi alle accuse di fallimento nella gestione della pandemia. Aggiornati a mezzanotte sulla East Coast, i dati della Johns Hopkins University indicano che i casi di contagio negli Usa superano i 5.701.000 e i decessi superano i 176.800. Come spesso accade, contagi e morti nel fine settimana sono inferiori alla media settimanale.

PROBLEMI DI FAMIGLIA

Alla vigilia della convention, già turbata dall’arresto dell’ex guro e stratega Steve Bannon, un’altra ‘tegola’ familiare è caduta sul magnate presidente: sua sorella maggiore, Maryanna Trump Barry, ex giudice federale, l’ha definito un uomo “crudele”, “bugiardo”, “ipocrita”, “senza principi”, che “non legge”: sono i contenuti di conversazioni segretamente registrate dalla nipote Mary Trump, autrice del libro bomba ‘anti-zio’, diffuse in esclusiva dal Washington Post.

Maryanna, che ha 83 anni, non aveva mai manifestato disaccordi con il presidente. I suoi commenti sono i più critici resi finora da uno dei fratelli del magnate, cui l’ex giudice contesta la separazione delle famiglie degli immigrati: “Tutto quello che vuole è fare presa sulla sua base. Non ha principi. Nessuno, nessuno”.

La sorella elenca ancora “i suoi dannati tweet”, “le sue maledette bugie”, “il cambio delle storie”, “la carenza di preparazione”. Ad un certo punto, Maryanna dice alla nipote: “È ipocrisia e crudeltà. Donald è crudele”. E quando Mary le chiede che cosa Donald ha fatto da solo, la zia le risponde: “Ha cinque bancarotte” alle spalle.

Nelle registrazioni, l’ex giudice definisce il fratello un “moccioso” cui lei faceva i compiti e che entrò all’Università solo grazie a un’altra persona che sostenne per lui l’esame di ammissione. E Maryanna ricorda che al funerale del padre “Donald fu l’unico che non parlò di lui”, dilungandosi invece sui propri successi. “Ai miei funerali, non voglio che nessuno della mia famiglia parli”.

Donald Trump fa spallucce: “Ogni giorno ce n’è una, ma non importa. Mi manca mio fratello (morto il 15 agosto e i cui funerali si sono svolti il 21 alla Casa Bianca, ndr) e continuerò a lavorare duro per il popolo americano. Non tutti sono d’accordo, ma i risultati sono evidenti. Il nostro Paese diventerà presto più forte che mai”.

Twitter ha intanto segnalato un tweet in cui Trump suggerisce che gli elettori potrebbero contagiarsi inserendo la scheda elettorale nelle cassette postali, considerando il messaggio fuorviante e contrario alle regole della piattaforma (potrebbe dissuadere gli elettori dal partecipare al voto).

IL PROGRAMMA DELLA CONVENTION

Il tema della convention repubblicana è ‘Onorando la grande storia americana’. E ogni serata avrà poi un sotto tema. Ecco il programma.

Lunedì 24 agosto – La giornata ‘Terra di promessa’, quella della re-nomination. Una rappresentanza dei delegati (336) saranno presenti in persona a Charlotte per il ‘roll call’, la chiamata per annunciare i voti dei singoli Stati e territori Usa e conferire la nomination al candidato. Trump, con Pence, li saluterà e ringrazierà. Previsto pure suo figlio Donald jr.

Martedì 25 agosto – La giornata ‘Terra di opportunità’, con la first lady Melania dal Rose Garden della Casa Bianca, rinnovato per l’occasione. Poi toccherà al clan Trump, ossia ai figli, anche loro dalla Casa Bianca.

Mercoledì 26 agosto – La giornata ‘Terra di eroi’. La star sarà Pence, che accetterà la nomination parlando live da Fort McHenry, a Baltimora (Maryland), location storica famosa perché lì nel 1814 fu respinto un attacco della Marina britannica, ispirando a Francis Scott Key la lirica Star Spangled Banner, diventata il testo dell’inno nazionale.

Giovedì 27 agosto – La giornata ‘Terra di grandezza’: in chiusura, Trump sarà live dal South Lawn della Casa Bianca e il suo discorso sarà suggellato da uno spettacolo di fuochi d’artificio sul Mall, come il 4 Luglio.


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