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Indagine sì, risarcimento no. Così la Camera grazia la Cina sul virus

Questo pomeriggio la Camera ha dato il via libera a un’indagine internazionale sulla diffusione del Covid-19. Non ci sarà, invece, alcuna “azione” diretta contro la Cina.

L’Aula ha approvato (con i voti contrari della Lega e l’astensione di Forza Italia e Fratelli d’Italia) la mozione di maggioranza sulle iniziative volte alla promozione di un’indagine internazionale sulle origini dell’epidemia da Covid-19 e sugli indirizzi unitari dell’Unione europea per la gestione delle emergenze epidemiologiche. Via libera anche a una mozione simile di Forza Italia (riformulata).

Nello specifico, la mozione di maggioranza impegna il governo “a collaborare con l’Organizzazione mondiale della sanità ai fini dell’accertamento indipendente istituito il 18 maggio 2020 per fare luce sulla gestione del Coronavirus da parte della comunità internazionale”.

Sono state invece respinte le mozioni di Lega e Fratelli d’Italia, che chiedevano azioni dirette nei confronti della Cina, in quanto ritenuta responsabile della diffusione della pandemia. La mozione della Lega tra gli altri impegni, chiedeva invece al governo di “attivare nei confronti della Repubblica popolare cinese le procedure contenziose previste dall’articolo 36, comma 2, lettere c) e d), dello statuto della Corte internazionale di giustizia”. Mentre quella di Fratelli d’Italia impegnava il governo “ad attivare presso le competenti sedi internazionali un’azione di risarcimento danni contro la Cina per aver posto in essere comportamenti e azioni che hanno penalizzato il popolo italiano”.

Illustrando la mozione sulla richiesta di Fratelli d’Italia, l’onorevole Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera, aveva invitato il governo a “deve chiedere il risarcimento danni per la pandemia che sta distruggendo la nostra economia” e a “mettere in discussione, nelle sedi opportune, la presenza della Cina nell’Organizzazione mondiale del Commercio”. Perché, ha spiegato “se non rispetta i parametri occidentali dev’essere espulsa. O aderisce ai valori occidentali rispettando tutti i diritti e giocando alla pari e senza concorrenza sleale la partita internazionale, oppure deve uscire dall’Omc”.

A Formiche.net Paolo Formentini, deputato della Lega e primo firmatario della mozione del Carroccio, punta il dito contro la maggioranza: “L’America di Donald Trump emette sanzioni sulla Cina e chiede la verità sul coronavirus. L’Italia, invece, continua a rimandare alla politica estera europea. Fa molto comodo: quanti mesi sono che su Hong Kong, sull’origine del coronavirus, sulle responsabilità dell’Oms non abbiamo risposte? Adesso serve una scelta di campo, forte e definitiva, che però da parte del governo non c’è. È anche per questo che la Lega da mesi chiede al ministro degli Esteri Luigi Di Maio di presentanti in audizione in commissione Esteri per spiegare quale sia il nostro baricentro geopolitico. Non è più tempo di ambiguità tra il mondo libero e la tirannia cinese”.

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