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Giappone, perché Shinzo Abe si è dimesso

Il primo ministro del Giappone Shinzo Abe si è dimesso. L’annuncio è arrivato dallo stesso Abe che, nel corso di una conferenza stampa, ha confermato le speculazioni che nelle ultime ore avevano iniziato a circolare: “Non posso restare nel ruolo di primo ministro se non mi sento al meglio”, ha dichiarato, chiarendo che la scelta delle dimissioni dipende dal peggioramento delle sue condizioni di salute.

LE RAGIONI DELLE DIMISSIONI DI ABE

“Dalla metà del mese scorso la mia salute è deteriorata e ho perso molte energie e forze e la mia colite ulcerosa è stata confermata”, ha sottolineato Abe parlando alla stampa. “È straziante dover lasciare l’incarico prima di avere raggiunto i miei obiettivi”, ha dichiarato ancora, spiegando che le dimissioni sono dovute alla ricomparsa di una malattia cronica, la colite ulcerosa, di cui soffre da quando era adolescente. Il mandato di Abe come primo ministro termina a settembre del 2021 ed è atteso che resti in carica finché non verrà eletto un nuovo leader del partito e questa scelta non sarà approvata formalmente dal Parlamento.

IL PROSSIMO LEADER DEL GIAPPONE

Dopo l’annuncio delle dimissioni, Abe ha scelto di indirizzare un messaggio al prossimo leader del Giappone: è importante avere “un sogno e una visione per il futuro” del Paese dopo la fine della pandemia di Covid-19. “Viviamo nell’era del coronavirus”, ha aggiunto, e “spero che il prossimo leader faccia del suo meglio per creare un nuovo modo di vita e ognuno di noi possa avere un sogno e una visione per il futuro”. Non si è sbilanciato, però, sui nomi che circolano in queste ore come suo possibile successore come primo ministro.

UNA COSTITUZIONE PACIFISTA

Abe ha poi chiesto un dibattito nazionale sulla possibilità di emendare la Costituzione pacifista giapponese, uno dei temi a lui cari, che non è riuscito a realizzare nel suo lungo mandato. “Senza un dibattito a livello nazionale non possiamo andare allo stadio successivo”, ha detto citando i passi fatti dal suo governo e auspicando che i deputati giapponesi possano adempiere alle proprie responsabilità a riguardo.

LE REAZIONI ALLE DIMISSIONI DI ABE

Shinzo Abe ha “contribuito a fare del Giappone un pilastro del sistema multilaterale di oggi” e “sotto la sua guida Ue e Giappone” hanno costruito una “stretta e forte partnership”, ha commentato il presidente del Consiglio europeo Charles Michel su Twitter ringrazia il primo ministro nipponico. “Ti auguro buona salute e spero di rivederti presto, amico mio”, conclude Michel.

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