Sulla Corte Suprema, si profila uno scontro politico e istituzionale. Su Iran e Cina, gli Usa cercano d’imporre la loro linea al Mondo e alla Chiesa. Ma nei sondaggi l’opinione pubblica appare poco permeabile a questi sommovimenti: secondo un rilevamento Wall Street Journal / Nbc, Joe Biden è otto punti avanti Donald Trump a livello nazionale, 51% dei consensi contro 43%.
Il candidato democratico è considerato più affidabile del magnate repubblicano contro la pandemia, ma non sull’economia. Per la Cbs, negli Stati in bilico, Biden è in vantaggio in Florida su Trump, 48% a 46%, Trump è invece avanti in Texas, a percentuali rovesciate: 48% a 46% – il Texas, che era uno Stato sicuro per i repubblicani, appare ora incerto.
E per WSJ/Nbc più Telemundo, Biden è in vantaggio su Trump fra gli ispanici: 62% dei consensi contro il 26%, con margini più ampi fra i giovani (71%) e le donne (67%). Per gli ispanici, l’economia è il tema più importante, davanti a sanità, pandemia e tutela dei diritti degli immigrati. Ma Trump twitta: “Stiamo vincendo. Il prossimo anno, se sarò rieletto, sarà il migliore di sempre. Sleepy Joe vuole quadruplicare le tasse. Ci sarà una depressione”. E Trump si presenta come l’ultimo baluardo per il Secondo Emendamento, che garantisce il diritto al possesso di armi: “Se sarò rieletto, sarà al 100% sicuro. Se non lo sarò, sparirà”. In un’intervista alla FoxNews, bolla come “un disastro” il voto per posta e attacca i governatori degli Stati democratici, definendoli “mercenari politici”.
Ma la questione del momento è la sostituzione di Ruth Bader Ginsburg, deceduta venerdì a 87 anni, alla Corte Suprema. Nelle interviste a Bob Woodward, divenute l’asse portante del libro Rage, rabbia, Trump di vanta di avere battuto ogni record in merito alle nomine di giudici (“L’unico che ha fatto meglio di me è stato George Washington”, che dovette nominarli tutti ex novo). Il magnate intende procedere a designare il successore della Ginsburg – una donna, ha già detto – in settimana e vuole che il Senato ratifichi la sua scelta prima dell’Election Day, il 3 Novembre, e, comunque, prima dell’insediamento del nuovo Congresso, a gennaio. Lo spalleggia Mitch McConnell, leader dei repubblicani al Senato.
Contro questo calendario, leader ed esponenti democratici, e fra gli altri la speaker della Camera Nancy Pelosi e la deputata ultra-progressista di New York Alexandria Ocasio-Cortez, evocano l’ipotesi – spuntata – d’un nuovo impeachment. La senatrice Elizabeth Warren dice “McConnell può pensare che la battaglia è già finita, ma non ha capito che è appena iniziata”.
Biden afferma: “Gli americani stanno già votando – per posta, ndr – in queste ore” e insistere ora per un voto in Senato sulla successione della Ginsburg è “un puro e semplice esercizio di potere”, “un abuso di potere”; “L’ultima cosa di cui abbiamo bisogno è una crisi costituzionale”, “che ci faccia sprofondare ancora di più negli abissi”.
Sul fronte internazionale, la decisione degli Usa di reintrodurre le sanzioni dell’Onu contro l’Iran abrogate dopo l’accordo sul nucleare del 2015, unilateralmente denunciato da Trump nel 2018, suscita echi negativi da Ue e da Russia e Cina, mentre il segretario di Stato Mike Pompeo, in arrivo in Italia in settimana, chiede al Vaticano di non rinnovare l’accordo con la Cina: “Due anni fa – scrive – la Santa Sede ha raggiunto un accordo con il Partito comunista cinese, sperando di aiutare i cattolici in Cina. Ma l’abuso del Partito comunista cinese sui fedeli è solo peggiorato. Il Vaticano metterebbe in pericolo la sua autorità morale se rinnovasse l’accordo … Il Dipartimento di Stato è una voce forte per la libertà religiosa in Cina e nel mondo. Continueremo a farlo e a essere a fianco dei cattolici cinesi. Chiediamo al Vaticano di unirsi a noi”.
Va intanto avanti l’intesa con TikTok di Oracle e Walmart, mentre un giudice ha sospeso il blocco di WeChat deciso da Trump e che doveva scattare la scorsa notte.
Fronte coronavirus, i dati della Johns Hopkins University dicono che a mezzanotte sulla East Coast i contagi nell’Unione s’avvicinavano a 6.805.000 e i decessi superavano i 199.500. Fronte cronaca, una donna è stata arrestata al confine tra Usa e Canada per l’invio alla Casa Bianca di un pacco alla ricina, potenzialmente letale.