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Innovatori: Giuseppe Arleo: innova chi realizza i propri sogni

Spesso si definisce un’organizzazione o un’azienda innovativa solo perché opera in settori nuovi, o considerati tali dai media. Ma è un errore perché anche in tanti settori ‘tradizionali’ ci sono aziende e organizzazioni che fanno innovazioni di processo, di prodotto o dell’offerta. E dietro a tutte queste innovazioni, ci sono donne e uomini che amano il proprio lavoro.
Persone che hanno fatto loro il proverbio africano “Chi vuole sul serio qualcosa trova una strada, gli altri una scusa” e che sanno che la vera innovazione è quella condivisa in grado di generare benessere per la collettività.
Quest’intervista fa parte della rubrica Innovatori pubblicata su www.robertorace.com.
Uno spazio in cui proviamo a raccontare le storie degli Innovatori, a scoprirne modi di pensare, predilezioni e visioni del mondo. Cercando di capire meglio cosa ci riservano presente e futuro.

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“Wall Street è l’unico luogo in cui chi arriva in Rolls-Royce chiede consiglio a chi arriva in metropolitana.” Di Warren Buffett. A dimostrazione che le capacità delle persone hanno sempre possibilità di essere valorizzate oltre le barriere che la società e l’economia pone in essere. A dirlo è Giuseppe Arleo, fondatore dello Studio Arleo, realtà nel settore della consulenza in materia di finanza alle imprese, punto di riferimento per le Pmi e per molti professionisti operanti sul territorio nazionale. Giuseppe lo abbiamo coinvolto anche in Competere.Eu affidandogli l’Osservatorio sulla Ricostruzione economica Post Covid19.

D. Chi è un innovatore per te? Perché?
R. Innovatore è colui che ha visione, ha un sogno da realizzare ma contestualmente ha la capacità e le competenze da mettere in campo per realizzare il suo desiderio.

D. Qual è l’innovazione che cambierà il mondo nei prossimi anni?
R. Quella che farà guadagnare il tempo, la vera risorsa che abbiamo e che non sempre sappiamo spendere nel modo giusto.

D. Qual è il ruolo di un leader in un’organizzazione?
R. Il leader è colui in grado di lavorare con gli altri, più e meglio degli altri, ma non facendo pesare il suo talento.

D. Una persona che ha lasciato il segno nella tua vita?
R. Gianni Agnelli, uomo di intelligenza sopraffina, mai banale e dalle osservazioni sempre intelligenti.

D. La tua più grande paura/la tua più grande speranza?
R. La paura è che un periodo di crisi rubi la possibilità di fare business agli imprenditori. Parimenti, la speranza è che quel periodo favorisca il superamento di vecchi modelli di procedure nella gestione dei fondi pubblici a favore delle imprese.

D. Il tuo progetto di lavoro attuale e quello futuro.
R. Il mio progetto attuale è quello di far crescere le aree di business dello studio in materia di finanza per le imprese. Il progetto per il futuro è riuscire a veicolare i fondi europei diretti anche per le Pmi.

D. La cosa che più ti fa emozionare e quella che ti fa più arrabbiare
R. Mi emoziona la volontà delle persone di costruire un percorso imprenditoriale autonomo, creare e fare impresa, mettersi in gioco sfidando le proprie capacità ed alla fine dire “ce l’ho messa tutta”. Mi delude la burocrazia che pone ostacoli alla crescita economica delle persone impegnate a realizzare il proprio sogno imprenditoriale.


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