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Calano le preoccupazioni, cresce la rassegnazione. Il radar Swg sulle famiglie

Settori dell’economia mondiale usciti indenni dall’emergenza sanitaria non ce ne sono, specie in Italia dove il lockdown e le restrizioni hanno avuto un peso particolarmente gravoso sulle tasche del Paese. Le famiglie italiane hanno guardato a lungo al futuro con preoccupazione, ma ciò che emerge dai dati raccolti dall’ultimo Radar Swg raccontano una storia diversa su quella che è l’effettiva condizione economica dei nuclei famigliari dello Stivale. La percezione di come se la stiano cavando dal punto di vista finanziario gli italiani è effettivamente più positiva – o comunque meno negativa – di quanto non si stimasse fino a qualche mese fa, con conseguenze dirette anche sulle sensazioni che le persone dichiarano di provare in questo periodo.

Dopo diversi anni in cui la maggior parte degli italiani riteneva non soddisfacente la situazione economica propria e quella della sua famiglia, il 2019 e ancor di più gli inizi del 2020 avevano invertito la tendenza registrando una percentuale di persone “sicure” delle loro disponibilità finanziarie anche del 53%. La forte incertezza generata dal Covid-19 sembrava dover avere un impatto devastante soprattutto sulla percezione degli italiani in questo senso, ma in realtà questo stesso dato a settembre del 2020 risulta decresciuto di soli tre punti percentuali: la sensazione è ancora quella di avere una situazione finanziaria soddisfacente, nonostante le difficoltà che tante imprese e lavoratori hanno dovuto sperimentare. In questo quadro non bisogna dimenticare però che il 26% degli intervistati per il Radar Swg prevede un peggioramento delle condizioni economiche della propria famiglia nel prossimo anno, una minoranza rispetto al 68% che non immagina cambiamenti ma che è fortemente rappresentativa soprattutto dei ceti sociali più bassi.

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Questa sensazione moderatamente ottimistica delle condizioni di vita degli italiani riguarda anche il posto di lavoro, con la quota di persone che temono di perderlo che addirittura è scesa fino al 50% a settembre del 2020; un effetto sicuramente generato anche dal blocco dei licenziamenti imposto nel periodo dell’emergenza. Tenendo conto di questa situazione generale, l’emozione che più persone dichiarano di provare in questa fase resta sempre l’incertezza, mentre la vulnerabilità lascia il passo ad una rassegnazione sempre più diffusa. Sentimenti che accompagnano questa fase di stallo dell’economia italiana e che fanno pensare a un atteggiamento di prudenza nei consumi; un quadro non critico, ma certamente ancora neanche roseo.

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Il Radar Swg sottolinea anche come il Covid-19 stia cambiando le abitudini di mobilità degli italiani: in molti hanno deciso di ridurre i propri spostamenti o comunque di affidarsi a mezzi privati piuttosto che a quelli pubblici, per minimizzare il rischio di contagio. La mobilità dolce sarà sempre più premiata nelle intenzioni delle persone, con il 54% degli intervistati che prevede un aumento dell’utilizzo di bici o monopattini in condivisione nei prossimi anni, ma in ogni caso anche in questo campo l’incertezza e la rassegnazione si fanno sentire: il 39% degli italiani ritiene più difficile effettuare gli spostamenti rispetto al periodo pre-pandemia, una situazione che certamente non dà rassicurazioni a chi è costretto a recarsi ogni giorno sul posto di lavoro.

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