Lotta all’ultimo comizio fra Donald Trump e Joe Biden. I sondaggi danno il democratico in ampio vantaggio, uno dei più clamorosi margini di sempre. E mostrano una spaccatura trasversale. Il punto di Giampiero Gramaglia
Messaggi divergenti a 180 gradi nelle ultime battute della campagna elettorale, mentre i sondaggi danno indicazioni contraddittorie: da una parte, confermano il vantaggio di Biden su Trump, ma, dall’altra, confortano le speranze di rimonta del magnate presidente sui rivale democratico in alcuni degli Stati in bilico, in particolare in Florida.
“Se votate per Biden, i vostri figli non andranno a scuola, non ci sarà nessuna cerimonia per diplomi o lauree, nessun matrimonio, nessun Ringraziamento, nessun Natale e nessun Quattro Luglio!”, twitta Donald Trump, nella concitazione del suo forcing di comizi e slogan, trascurando il fatto che, in ogni caso, il presidente sarà ancora lui i prossimi Ringraziamento e Natale. “Possiamo scegliere tra altri quattro anni di caos e divisioni o una strada diversa, di speranza e di luce”, twitta Joe Biden.
Gli Stati Uniti “stanno svoltando la curva” nella pandemia, dice Trump in un comizio in Arizona, insistendo sui progressi nella lotta al coronavirus, nonostante i record – giornalieri e settimanali – nella diffusione dei contagi. Secondo la John’s Hopkins University, il totale dei casi nell’Unione, alla mezzanotte sulla East Coast, superava gli 8.856.000 e quello dei decessi sfiorava i 226.700.
Per questo, Biden solleciterà i governatori a rendere obbligatoria la mascherina e, se loro rifiutano, lo chiederà ai sindaci e ai responsabili delle contee; la renderà obbligatoria negli edifici federali e nei trasporti; ne incrementerà la produzione; e aumenterà i test, facendo in un giorno quelli che ora si fanno ora in una settimana. “Abbiamo bisogno di una strategia nazionale”, sottolinea l’ex vice d’Obama: Trump non riesce “a fermare il virus nemmeno alla Casa Bianca”.
Trump prosegue i suoi comizi negli Stati incerti, non senza incidenti di percorso – è polemica dopo che migliaia di suoi fan sarebbero stati abbandonati all’addiaccio in un aeroporto del Nebraska. E la first lady Melania, parlando martedì ad Atglen, in Pennsylvania, nella finora sua unica sortita, ne ha addolcito il profilo, dicendo che i media danno del marito “un’immagine che non riconosco”, anche se ha ammesso di non essere sempre d’accordo su come si esprime sui social.
Biden continua ad avere l’aiuto di Barack Obama, che farà un comizio con lui sabato nel Michigan, dopo avere fatto comizi da solo in Pennsylvania e in Florida. Il candidato democratico ha ieri votato, di persona, a Wilmington, nel Delaware: davanti al seggio, ha criticato Trump, accusandolo di avere rinunciato a combattere l’epidemia e di volere cancellare l’Obamacare ed evocando l’episodio del Nebraska.
A tutto ieri, avevano già votato anticipatamente, di persona o per posta, oltre 73 milioni di elettori, il 53% del totale del 2016: si prevede che l’affluenza superi i 139 milioni di quattro anni or sono, anche se molti votano prima per evitare le code ai seggi nell’Election Day. I democratici hanno ieri cambiato la raccomandazione agli elettori: sì al voto anticipato, ma ormai di persona, perché quello per posta rischia di non arrivare più in tempo – i termini di consegna delle schede variano, da Stato a Stato -. I democratici a votare per corrispondenza sono molti di più dei repubblicani e questo mette a rischio il partito, se le schede non arrivano in tempo.
Gli ultimi sondaggi
L’ultimo sondaggio della Cnn a livello nazionale vede Biden avanti a Trump di 12’, 54 a 42%: il margine “maggiore di qualsiasi candidato in oltre due decenni nei giorni finali della campagna elettorale”. Ma, contemporaneamente, per la prima volta nella media dei sondaggi di RealClearPolitics Trump supera Biden in Florida, uno degli Stati in bilico, 48,2 a 47,8%, margine statisticamente irrilevante. Invece, in Wisconsin e in Michigan, altri due Stati in bilico, determinanti nel 2016, Biden, secondo l’ultimo rilevamento di Washington Post / Abc, è largamente avanti: addirittura di 17 punti in Wisconsin, 57 a 40%, e di sette in Michigan, 51 a 44%.
Secondo la media di RealClearPolitics, Biden è avanti di 7,5 punti a livello nazionale (rispetto a 7,3 24 ore prima) e di 3,6 punti negli Stati in bilico (rispetto a 3,5). Il sito 270towin è costante nell’attribuirgli 290 Grandi Elettori contro 163 a Trump (la soglia per vincere è 270).
Dal sondaggio della Cnn non emergono indicazioni che Trump abbia allargato la sua base: Biden ha quasi due terzi del sostegno di quanti hanno già votato (64% a 34%) o intendono votare in anticipo, ma non l’hanno ancora fatto (63% a 33%), mentre l’inquilino della Casa Bianca guida (59% a 36%) tra coloro che pensano di andare a votare il 3 novembre.
Confermate le dinamiche di genere: tra le donne Biden stacca Trump 61 a 37%, tra gli uomini è testa a testa (48% Trump, 47% a Biden). Fra i neri, Biden è quasi 50 punti avanti, 71 a 24%. Invece, i bianchi si dividono: 50% per il presidente, 48% per il suo rivale.
Ulteriori divisioni in base al genere, alla razza e all’educazione. Per Biden sono le donne di colore (77 a 21%), le donne bianche (54 a 45%), gli uomini di colore (64 a 28%). Gli uomini bianchi, invece, preferiscono Trump: 56 a 41%. Il democratico ha un vantaggio di 30 punti tra i laureati, mentre quelli senza laurea si dividono equamente. Tra i bianchi con laurea Biden guida 58 a 40%, tra i bianchi senza laurea il risultato è speculare: 58% per Trump e 40% per Biden.