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La nuova era tra Israele ed EAU nasce a Berlino

Never again, cioè mai più. Con queste due parole diventate negli anni simbolo della memoria della Shoah lo sceicco Abdullah bin Zayed al-Nahyan, ministro degli Esteri degli Emirati Arabi Uniti, ha firmato il libro degli ospiti del Memoriale della Shoah a Berlino. Di fianco a lui, nella visita così come sull’albo dei visitatori, assieme al ministro degli Esteri tedesco Heiko Maas, anche Gabi Ashkenazi, omologo israeliano che ha precisato che la firma congiunta nel Libro della Memoria rappresenta un “grido comune e un giuramento: ricordare e non dimenticare”. Barak Ravid, corrispondente diplomatico di Walla News, ha spiegato che, secondo sue fonti, l’idea di un incontro in quel posto così simbolico è venuta al capo della diplomazia emiratina.

“La nostra presenza qui insieme simboleggia l’inizio di una nuova era. Un’era di pace tra la nostra gente”, ha affermato Ahskenazi. “Qui a Berlino, dove si trovava il quartier generale della bestia nazista, che decise il destino di sei milioni della mia gente e mandandoli nei crematori e nelle camere a gas”, ha scritto ancora il capo della diplomazia di Gerusalemme. Che ha aggiunto: “Sono qui in silenzio come ministro degli Esteri del governo israeliano e come ex comandante del suo esercito, con il ministro degli Esteri tedesco e il ministro degli Esteri degli Emirati Arabi Uniti al mio fianco”.

Le storiche immagini sono state rilanciate su Twitter da diversi membri dell’amministrazione statunitense come Ivanka Trump, figlia e consigliera del presidente oltreché moglie di Jared Kushner, senior advisor della Casa Bianca e grande regista degli Accordi di Abramo che hanno portato alcune settimane fa alla normalizzazione dei rapporti tra Israele, Emirati Arabi Uniti e Bahrein. Tra i retweet anche quello di Jason Greenblatt, ex inviato della Casa Bianca per il Medio Oriente e un altro degli architetti della cosiddetta “Peace Vision” di Donald Trump.

Dopo la visita al Memoriale, i tre si sono spostati a Nord della capitale tedesca, per una serie di incontri (trilaterali e bilaterali) presso Villa Borsig. Ma già prima dell’arrivo a Berlino dei due omologhi il ministro tedesco Maas ha voluto sottolineare via Twitter che “il coraggioso accordo di pace è un’opportunità di compiere passi avanti nel dialogo tra israeliani e palestinesi. L’occasione deve essere colta da Germania e Unione europea”. A dimostrazione di come il governo di Angela Merkel voglia riprendersi un posto in prima fila sul palcoscenico internazionale.

(Foto: Twitter @IsraelinGermany)

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