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La performance in politica: da Caligola alle suffragette fino ai due De Luca

L’atto teatrale in politica come forma di protesta ha una storia antica. L’imperatore Caligola voleva nominare senatore il suo cavallo. Non lo fece mai. Gli storici scrivono, inoltre, che l’intenzione fosse quella di farlo console. Ma cambia poco. Risalendo la linea della storia contemporanea per arrivare al ‘900, le suffragette reclamavano il diritto di voto per le donne incatenandosi alle ringhiere. Sempre procedendo a salti casuali, arriviamo nel Parlamento italiano. Il 16 marzo 1993, Luca Leoni Orsenigo, deputato della Lega Nord, sventola un cappio nell’aula di Montecitorio, per protestare contro la corruzione della classe politica. E come dimenticare la boutade del 24 gennaio 2008, quando i senatori di AN Domenico Gramazio e Nino Strano mangiavano mortadella in aula per festeggiare la caduta del Governo Prodi. E ancora, i video-show del presidente della Campania Vincenzo De Luca, che definisce “bestia” chi mette a repentaglio la salute pubblica rifiutandosi di indossare la mascherina.

Un amante della performance è il sindaco di Messina Cateno De Luca, anche detto Scateno per la sua passione per la provocazione. Lo abbiamo intervistato per la serie delle #IntervisteConISindaci del mensile di Telos A&S Primo Piano Scala C. Leggi l’intervista.

Nel 2006, all’Assemblea Regionale Siciliana, si tolse i vestiti, rimanendo avvolto solo nella bandiera della Trinacria, con la Bibbia in mano. Voleva esprimere il suo dissenso per l’esclusione dalla Commissione Bilancio. Nelle sue dirette social, inoltre, si riprende mentre mostra spazi comunali lasciati incustoditi da sorveglianti imboscati. Uno stile di comunicazione che rende il primo cittadino di Messina un amministratore sicuramente efficace, ma anticonvenzionale: “Devo ammettere che la gente mi vede come l’antipolitico, o meglio l’anti-partitico, quello che nei palazzi non si adegua ma li cambia. Questa è la mia esperienza, e ne ho pagato anche amaramente le conseguenze, ma è questo punto che ha colto la gente”.

O lo odi o lo ami. Ma molti lo amano, come dimostra la classifica di Governance Poll 2020 del Sole 24 Ore, che vede Cateno De Luca dominare insieme al sindaco di Bari De Caro. Anche l’esuberanza dell’altro De Luca (Vincenzo) è stata premiata, portandolo ad incassare quasi il 70 per cento dei voti nelle ultime elezioni regionali. Tutti i politici dovrebbero scatenarsi come i due De Luca? Meglio di no. Bisogna saperlo fare. E Cateno lo sa fare molto bene.

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