A una settimana dal voto, il presidente Donald Trump inizia una lenta rimonta nei sondaggi di Joe Biden. Ora i due candidati usano tutte le cartucce a disposizione. Anche la First Lady Melania scende in campo. Il punto di Giampiero Gramaglia
Mentre Donald Trump e Joe Biden fanno campagna negli Stati in bilico, l’epidemia di coronavirus riprende virulenza negli Stati Uniti: nell’ultima settimana, ci sono stati oltre 500 mila nuovi casi – un numero record – con una media giornaliera di oltre 71 mila. Il che non impedisce a Trump d’erodere il vantaggio di Biden nei sondaggi.
Stando ai dati della John’s Hopkins University, alla mezzanotte sulla East Coast il totale dei contagi nell’Unione era di quasi 8.779.000 – di questo passo, i nove milioni saranno superati prima dell’Election Day, quello dei decessi di oltre 226.700.
Numerosi Stati e città stanno varando nuove restrizioni per frenare la diffusione dell’epidemia. Newark, in New Jersey, vicino a New York, decreta il coprifuoco; El Paso in Texas ordina lockdown per due settimane; Chicago vieta il servizio dentro i ristoranti, come già deciso negli Stati di New York e del Wisconsin.
Ieri, Trump è stato – un po’ incomprensibilmente – in Nebraska, uno Stato che gli pare acquisito, e ha poi fatto comizi in Wisconsin e Michigan, due Stati che gli consegnarono la vittoria nel 2016 e dove ora cerca di recuperare lo svantaggio che i sondaggi gli attribuiscono. Biden era in Georgia, tentando di conquistare uno Stato tradizionalmente repubblicano che appare in bilico.
Il sito RealClearPolitics, che fa la media dei sondaggi, vede Trump in rimonta: nelle ultime 48 ore, infatti, il vantaggio di Biden, che a metà ottobre aveva superato i dieci punti, s’è ridotto da 8,1 a 7,3 punti (50,6 a 43,5%) su scala nazionale e da 4,1 a 3,5 punti negli Stati in bilico (49,2 a 45,7%). Però il sito 270towin continua ad attribuire a Biden 290 Grandi Elettori – ce ne vogliono 270 per vincere – e a Trump 163, considerando in bilico solo Ohio, Iowa, North Carolina, Georgia e Florida.
Mentre i social si attrezzano per intercettare notizie false o proclami anticipati nella notte elettorale, le poste lanciano un appello in 27 Stati invitando chi vota per corrispondenza a farlo entro oggi così da potere rispettare le scadenze della consegna. In molti Stati, le schede inviate per posta devono arrivare entro l’ora di chiusura dei seggi il 3 novembre.
Il numero di quanti hanno già votato continua ad aumentare: oltre 64 milioni di elettori lo hanno già fatto di persona o per posta, un numero record alimentato dall’emergenza coronavirus. Oltre la metà dei voti già espressi riguarderebbe gli Stati chiave.
Nelle loro sortite, Trump e Biden ripropongono il loro arsenale di impegni e reciproche accuse. Ieri, magnate presidente è tornato a vestire i panni dell’outsider della politica e dell’anti-establishment: “Io non sono un politico … Tutto quello che ho promesso l’ho fatto”, anche se resta da “prosciugare la palude” della politica corrotta; “Biden è solo chiacchiere e niente azione”.
In Georgia, Biden ha citato Papa Francesco e l’enciclica ‘Fratelli Tutti’: “Pensando al futuro, ci dovremmo a volte chiedere: perché lo faccio?, qual e’ il mio vero scopo?”. “Papa Francesco ha fatto queste domande cui chiunque cerca di guidare questa grande Nazione dovrebbe rispondere”. Ma l’ultima frase è stata tagliata dalla campagna di Trump, che ha twittato solo la prima, estrapolandola dal contesto nel tentativo di ridicolizzare il candidato democratico..
Biden è cattolico (porta al polso il rosario del figlio Beau, morto di cancro al cervello nel 2015) e non a caso il riferimento all’enciclica di Papa Francesco arriva dopo la conferma della cattolica e ultra-conservatrice Amy Coney Barrett alla Corte Suprema. Trump vinse di misura il voto cattolico contro Hillary Clinton nel 2016, ma ora i sondaggi lo danno leggermente dietro a Biden nonostante la scelta della Barrett.
Melania in campo, stavolta davvero
Melania Trump è ieri scesa in campo per la prima volta (e da sola) nella campagna presidenziale. La first lady ha fatto un comizio ad Atglen, in Pennsylvania. L’evento è stato gestito dalla ex consigliera presidenziale Kellyanne Conway. Non ve ne sono altri del genere in programma.
Melania doveva partecipare a un rally del marito la scorsa settimana, sempre in Pennsylvania, ma aveva dato forfait all’ultimo momento per i postumi del coronavirus, una tosse persistente.
La campagna di Trump punta sulla first lady per recuperare consensi tra le donne, specie le bianche dei sobborghi urbani, dove il presidente ha perso terreno.
L’ultima comparsa di Melania a un comizio risaliva a 16 mesi or sono, quando il marito presidente lanciò da Orlando, in Florida, la sua candidatura per un secondo mandato. Poi Melania si era fatta vedere in agosto alla convention repubblicana, con un discorso dal Rose Garden della Casa Bianca, e alla cerimonia per la designazione della Barrett, dove probabilmente lei e il marito hanno contratto il Covid-19.
Con le armi ai seggi e altre sentenze
Un giudice del Michigan ha bocciato una direttiva statale che vietava di portare armi da fuoco ai seggi nell’Election Day. Il giudice ha così accolto il ricorso delle associazioni ’pro armi’. La direttiva statale prevedeva il divieto di portare armi entro 100 piedi (poco più di 30 metri) dai seggi elettorali e dai luoghi in cui avviene lo spoglio dei voti.
Un altro giudice, questo federale, ha invece mandato a vuoto la mossa del Dipartimento di Giustizia per bloccare una causa per diffamazione intentata al presidente dalla scrittrice E. Jean Carroll, che asserisce di avere subito violenza dal magnate non ancora presidente – Trump nega -. Il giudice argomenta che il magnate non era un dipendente federale al momento dei fatti.
Tensioni razziali: disordini a Filadelfia
Le tensioni razziali, assopite da qualche settimana, riprendono vigore a Filadelfia, con una seconda notte di proteste e disordini, conseguenti all’uccisione di un nero di 27 anni, Walter Wallace, da parte della polizia. Mentre un corteo ha pacificamente marciato lungo le vie della città, in alcune altre zone ci sono stati atti vandalici e negozi saccheggiati. Centinaia di uomini della Guardia nazionale della Pennsylvania sono stati spiegati a sostegno delle forze dell’ordine su richiesta del governatore dello Stato, il democratico Tom Wolf. Centinaia complessivamente gli arresti e decine i poliziotti contusi.