Seconda puntata dell’inchiesta di Formiche.net sul sito della disinformazione dei Pasdaran iraniani oscurato dagli Usa. Spuntano rettiliani ed elogi ai no-vax ma anche l’ex capo comunicazione M5S Messora (fondatore di Byoblu) e Giulietto Chiesa. Tra i libri consigliati un volume sulle cause dell’11 settembre firmato dal grillino Cabras. La replica di Byoblu
Non solo Diego Fusaro e Alessandro Meluzzi. Sono tanti i soggetti rilanciati (probabilmente a loro insaputa) da pergiustizia.com, il sito in lingua italiana che faceva parte della rete della disinformazione dei Pasdaran iraniani smantellata nei giorni scorsi dal dipartimento della Giustizia degli Stati Uniti. Tra questi anche molti personaggi dell’orbita definita complottista del Movimento 5 Stelle, alcuni dei quali entrati nei palazzi della politica italiana.
Su Formiche.net avevamo già rivelato i contenuti di quel sito, oggi oscurato: “Regime israeliano complice di genocidi”, conversazioni tra Diego Fusaro e Alessandro Meluzzi sui “molti i misteri” del coronavirus, i “rischi giganteschi dal 5G”, “la Nato al timone della politica estera italiana”, Bill Gates che sarebbe da mettere sotto accusa per crimini contro l’umanità, solo per citare qualche esempio. Confrontando poi certi articoli pubblicati su quel sito con quelli usciti su ParsToday, servizio multilingue della tv di Stato iraniana, emergeva con chiarezza la sintonia tra la messaggistica ufficiale del regime di Teheran e pergiustizia.com. Che pur si presentava con una missione (almeno all’apparenza) super partes: “Il nostro principale obiettivo è la giusta informazione. La giusta informazione e cercare di comprendere e analizzare le questioni socio-culturali più importanti del mondo, è il nostro interesse principale”. Ma dietro questi nobili intenti si nascondeva un sito messo in piedi dai Pasdaran (il Corpo delle guardie della rivoluzione islamica) e utilizzato per diffondere disinformazione e creare caos come gli altri 91 della rete smantellata dagli Stati Uniti.
BYOBLU E NON SOLO…
Formiche.net, attraverso gli archivi di Wayback Machine, ha analizzato gli articoli pubblicati sul sito di propaganda iraniano. Un obiettivo simile a quello di pergiustizia.com se l’è posto Claudio Messora, fondatore di Byoblu, blog che promette di “svelare le verità che gli altri non vi dicono”. Messora, ex capo della comunicazione del Movimento 5 Stelle al Senato e tra coloro che nel 2015-2016 alimentarono la teoria cospirazionista del Piano Kalergi, è tra i più citati su pergiustizia.com.
Tra i libri consigliati dal sito della propaganda iraniana c’è anche “Strategie per una guerra mondiale. Dall’11 settembre al delitto Bhutto”, edito da Aisara e scritto nel 2008 da Pino Cabras, habitué del blog di Messora. Dodici anni fa Cabras era “funzionario di una banca d’affari” che nel suo libro, si leggeva sul sito pro Iran, “si sofferma sul fatto, supportato da parecchi riferimenti, che a Mosca avessero compreso subito come l’11 settembre fosse frutto di una lotta interna all’establishment Usa, una lotta non ancora conclusa, che arriva fino all’assassinio di Benazir Bhutto e all’altolà delle agenzie di spionaggio che scongiura, almeno per ora, un attacco all’Iran”. Dieci anni dopo la pubblicazione di quel volume, nel 2018, Cabras è stato eletto alla Camera con il Movimento 5 Stelle e da luglio è vicepresidente della commissione Affari esteri.
GIULIETTO CHIESA E ALTRI COMPLOTTISTI
Nella biblioteca di pergiustizia.com c’è spazio anche per “Storia alternativa dell’Iran islamico” di Paolo Borgognone, grande frequentatore dei salotti virtuali apparecchiati da Diego Fusaro (entrambi elogiati dall’agenzia di stampa russa Sputnik, assieme a Ilaria Bifarini, come voci del dissenso al mainstream italiano). Compaiono poi diversi volumi di Pietrangelo Buttafuoco, Maurizio Blondet ed Enrica Perucchietti. Quest’ultima ha scritto un po’ di tutto: dalle false flag all’utero in affitto, dal Nuovo ordine mondiale a una “biografia non autorizzata” di Matteo Renzi, dalle “origini occulte della musica” alla stregoneria, per finire con i “poteri forti” e il coronavirus.
In occasione della morte di Giulietto Chiesa, giornalista sostenitore di teorie complottiste e definito “combattente della verità” su pergiustizia.com, il sito aveva chiamato a raccolta molti di questi autori di “informazione alternativa”, riprendendo i loro post su Facebook, per un necrologio: Messora, Cabras, Corbucci, Perucchietti, Blondet, Glauco Begnini e Piero Cammerinesi, figure vicine a Byoblu e Pandora TV, l’emittente fondata dallo stesso Chiesa. E difatti il sito iraniano spesso rilanciava contenuti da questi canali.
NO VAX, MUOS, CORONAVIRUS E RETTILIANI
Il sito di disinformazione riportava anche lo “straordinario discorso” di Sara Cunial, ex pentastellata no-vax, tornata recentemente alla ribalta grazie alla manifestazione No Mask dei negazionisti del coronavirus a Roma. Il sito iraniano riportava il suo attacco contro il premier Giuseppe Conte, reo di essere in combutta con Bill Gates, un “maniaco criminale” da mettere sotto accusa per “crimini contro l’umanità”, e di star pianificando un “colpo di stato globale”.
Onnipresenti le teorie più disparate, dall’invenzione del cospirazionismo da parte della Cia per screditare i giornalisti indipendenti e “comprare” i rimanenti, passando per le pericolose alterazioni cellulari causate dal Muos a Niscemi. Copiosissimi gli articoli sul coronavirus, “la più grande farsa della storia” ma possibilmente sviluppato nella base americana a Sigonella, senza dimenticarsi dei complotti delle case farmaceutiche, il Nuovo ordine mondiale, fino ad arrivare al classico intramontabile dei rettiliani.
POLITICA ESTERA ANTI NATO
In materia di politica estera, pergiustizia.com adottava una linea non dissimile dagli organi di propaganda russi quali Sputnik: una sapiente miscela di notizie vere e pesantemente di parte, propaganda di regime e teorie infondate sulle nazioni invise a Teheran, il tutto condito da notizie platealmente false. La chiave è la solita, creare una contro-informazione e destabilizzare i Paesi target. Formiche.net è risalita ad articoli in difesa dei regimi in Venezuela e Russia, vicini all’Iran, e a pezzi critici verso Israele e gli Stati Uniti. Secondo il sito, l’Italia e l’Europa tutta risentono di una pressione americana antirussa e anticinese, esercitata attraverso la Nato, con l’effetto di “esporci a rischi sempre più gravi”. Naturalmente, l’euro è una “trappola”.
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LA REPLICA DI BYOBLU
In merito alla formulazione dell’articolo e ai contenuti dello stesso, la redazione di Byoblu precisa quando segue:
Il testo, con continui rimandi al nome di Byoblu instaura volontariamente nel lettore una connessione fra la testata giornalistica e la disinformazione iraniana, che non esiste.
Riguardo a pergiustizia.com, il sito che Formiche cita come parte della rete
della disinformazione dei Pasdaran iraniani (…), Byoblu non è e non era a
conoscenza della sua esistenza.
Essendo Byoblu una grande testata, seguita da milioni di persone, (495 mila
iscritti su YouTube, 11 mila abbonati al sito, tre canali sul digitale terrestre e
quasi 200 milioni di visualizzazioni video sviluppate) è più che comprensibile
essere ripresi e citati in tutto il mondo, senza che questo indichi forma di
legame alcuno.
Formiche.net scrive virgolettando che Byoblu promette di “svelare le verità
che gli altri non vi dicono”. Non è un pensiero né un linguaggio che
appartiene alla testata. Se tale affermazione fosse stata estrapolata dalle
dichiarazioni di qualche ospite intervistato, attribuirlo a Byoblu sarebbe un
falso.
L’articolo prosegue citando il fondatore ed editore di Byoblu, Claudio Messora
inserendolo: “tra coloro che nel 2015-2016 alimentarono la teoria
cospirazionista del Piano Kalergi”.
Messora parlò del piano Kalergi in una puntata della trasmissione La Gabbia, andata in onda nel 2015, su espressa richiesta della redazione di Gianluigi Paragone conduttore del programma tv. Affermare di “alimentare la teoria cospirazionista del piano Kalergi” è ancora una volta un’informazione fuorviante, non corrispondente al vero.