Skip to main content

DISPONIBILI GLI ULTIMI NUMERI DELLE NOSTRE RIVISTE.

 

ultima rivista formiche
ultima rivista airpress

Un treno-ospedale contro il Covid. Ecco il progetto spaziale di Sitael

Connesso in tempo reale con gli specialisti sanitari, protetto da eventuali minacce cyber e rapidamente dispiegabile su tutto il territorio nazionale per fornire ambulatori e unità di terapia intensiva aggiuntive. È “IcuTrain”, il progetto per il treno-ospedale su cui lavorerà Sitael, azienda del gruppo pugliese Angel fondato da Vito Pertosa, frutto del bando assegnato dall’Agenzia spaziale europea (Esa) nell’ambito del programma “Space in response to Covid-19 outbreak” proposta dall’Asi proprio per individuare soluzioni “spaziali” utili nell’emergenza sanitaria.

UN TRENO ANTI-COVID

Insieme al partner SkyComm, Sitael e le altre aziende del gruppo Angel (Mermec, Brightcyde, Eikontech) si sono aggiudicate il bando per la realizzazione di IcuTrain, acronimo per “Intensive care unit train”. Si tratta di un innovativo treno-ospedale equipaggiato con ambulatori e unità di terapia intensiva che metterà insieme tecnologie e competenze spaziali, ferroviarie, di cyber security e di intelligenza artificiale del gruppo Angel. Il progetto prevede d’altra parte di abilitare a bordo analisi e consulti medici da remoto, applicazioni che richiedono scambio di dati in tempo reale ed elevati standard di sicurezza. Le attività di test sono previste per la prima metà del 2021, con l’obiettivo di sviluppare un sistema rapidamente dispiegabile nel territorio dell’Ue, e non solo per emergenze sanitarie.

IL PROGETTO

Partecipano al progetto anche Trenitalia (che fornirà la carrozza da allestire), la Protezione Civile (per il supporto operativo e scientifico) e il dipartimento Salute della Regione Puglia. “In caso di picchi di emergenza sanitaria – spiega Sitael – IcuTrain offrirà postazioni di terapia intensiva aggiuntive e consentirà il trasferimento di pazienti che necessitino di assistenza in modo rapido, sicuro e a costi sensibilmente inferiori rispetto agli attuali ponti aerei”. Per tutto questo, il particolare treno sarà costantemente assistito da tecnologia spaziale, quali i satelliti per le comunicazioni ad alta capacità e per il posizionamento geografico, abilitando funzioni avanzate di tele-medicina e tele-diagnostica in movimento, a vantaggio del personale sanitario di bordo che potrà consultare rapidamente specialisti di discipline specifiche in remoto e condurre, congiuntamente con loro, valutazioni oggettive sullo stato dei pazienti.

IL PROGRAMMA

Il progetto è stato selezionato fra i 130 pervenuti in risposta al bando internazionale “Space in response to Covid-19 outbreak”, proposto dall’Agenzia spaziale italiana (Asi) in accordo con il ministro per l’Innovazione Paola Pisano e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, con delega allo Spazio Riccardo Fraccaro. È finanziato dall’Esa e punta a stimolare idee innovative per migliorare la vita dei cittadini durante l’emergenza, prevalentemente in due campi: educazione e salute. Vista la mole delle proposte pervenute, già a maggio l’Asi ha deciso di incrementare il finanziamento del bando dai 2,5 milioni previsti fino a 10 milioni, di cui 8,2 per l’ambito salute e i restanti per l’educazione a distanza. I 7,5 milioni in più sono stati richiesti a valere sui fondi già sottoscritti alla ministeriale dell’Esa di Siviglia, lo scorso novembre, lì dove l’Italia ha deciso di portare il proprio investimento a 2,3 miliardi per i prossimi anni (il 16% del budget complessivo dell’agenzia europea).

I PROGETTI INNOVATIVI

Le proposte pervenute sono dedicate a una molteplicità di possibili applicazioni, dalla tele-medica all’assistenza sociale, fino al supporto alle attività sanitarie e alla pianificazione delle risorse necessaria alla gestione dell’emergenza e post-emergenza. Tra i progetti c’è l’uso di minirobot a guida autonoma per la consegna “contactless” di merci (sanitarie e non) che fa affidamento al sistema di navigazione satellitare Galileo. C’è anche l’utilizzo di dati satellitari da combinare con quelli “terrestri” per verificare possibili correlazioni tra ambiente, micro-clima, inquinamento e contagio. Attualmente, sono stati avviati 24 progetti, con il coinvolgimento tra gli altri dell’ospedale pediatrico Gaslini di Genova, del policlinico Gemelli di Roma, dell’Istituto Spallanzani e dell’ospedale Sacco di Milano. “La varietà e la qualità dei progetti selezionati confermano il ruolo fondamentale che le tecnologie satellitari e quelle derivate dalle applicazioni spaziali possono avere per mitigare gli effetti della pandemia e il livello di eccellenza della filiera delle Piccole e Medie Imprese nazionali”, ha commentato il presidente dell’Asi Giorgio Saccoccia.

LO SPAZIO PER LA TERRA

“La tecnologia e anche la tecnologia avanzata come quella spaziale devono arrivare laddove sono utili a migliorare la vita dei cittadini”, ha detto la ministra Pisano. “I progetti selezionati attraverso il bando europeo dimostrano che questo è possibile: consentiranno infatti di aiutare le persone, le scuole e le strutture sanitarie a gestire meglio le difficoltà che la pandemia da Covid-19 ha portato”, ha aggiunto. “Le tecnologie legate allo spazio potranno infatti dare un contributo significativo alla necessità di fornire soluzioni innovative per gestire la crisi causata dal Covid-19 – le ha fatto eco il sottosegretario Fraccaro – l’adesione così forte da parte delle aziende italiane testimonia quanto il nostro Paese sia all’avanguardia in questo settore”.

×

Iscriviti alla newsletter